sabato 24 aprile 2010

Zarate se ne va ?

Ce ne dispiace per lui, che non è riuscito a fare della Lazio la sua piazza.
E ce ne dispiace per Lotito, che lo ha scoperto, l'ha pagato molto e non è riuscito a capitalizzare su di lui, sicché potrà rivenderlo a fatica per quei venti milioni che gli è costato.
Come mai siamo così duri verso Maurito? Innanzi tutto non è con lui che ce la prendiamo, quanto col fratello e procuratore Sergio, che non sempre riesce a prendere l'atteggiamento giusto nel sostenerne le capacità e le possibilità.
Però anche Maurito, giustificabile perché ancora troppo immaturo, deve rendersi conto di una cosa: un giocatore vale non tanto perché sa dribblare undici avversari, bensì perché sa sfruttare ogni palla per l'utilità della squadra.
Maurito sa dribblare come Maradona, ma non ne ha minimamente la visione di gioco. E' abile di gambe, ma non è brillante di cervello. O almeno, non lo è stato finora.
Perciò sia Sergio che Maurito moderino le loro richieste e le loro ambizioni. La Lazio potrà rifarsi dei 20 milioni spesi lasciandolo andare via, e al suo posto potrà trovare un altro che, come Floccari e Rocchi, la sua pagnotta saprà guadagnarsela mettendo a frutto le sue capacità al servizio della squadra.
Per il bene del giocatore, noi vorremmo che Zarate capisse questa lezione. Che accettasse per ora di fare la riserva e di dare ogni domenica quella mezz'ora di gioco per far respirare la squadra tenendo la palla, o cercando individualmente di riuscire a sfondare se la squadra non c'è riuscita. In questo modo, pian piano, disciplinandosi, curando al massimo l'intesa negli allenamenti, potrebbe educarsi ad essere quel campione completo che vorremmo, ma che finora non è stato.
Maurito vuole andarsene? Sergio ha qualche buona pista da sfruttare? Lo facciano pure. Gli auguriamo buona fortuna. Perchè uno come Zarate, così come è oggi, alla Lazio serve molto poco.
Zarate quest'anno ha segnato tre gol in campionato: uno solo è stato decisivo, nell'1-1 casalingo col Palermo. Il suo apporto totale alla squadra è stato di un punto. Per il resto, ha segnato un rigore contro il Parma nella sconfitta casalinga per 1-2, e ha segnato la seconda rete del 2-0 in trasferta a Parma, dopo quella decisiva di Stendardo. Per un fuoriclasse, è davvero troppo poco. Si può dire che meglio di lui hanno fatto sia lo stesso Stendardo che Lichtsteiner, entrambi autori di due gol decisivi.

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