Il ruolo di interno sinistro offensivo, nella Lazio, è brillantemente ricoperto da Stefano MAURI, 30 anni, monzese, forse il giocatore di maggior resa e continuità di questa scombinata stagione biancoceleste nata sotto il segno della luna storta.
Mauri alterna campionati buoni ad altri assai controversi, ma in questo 2010 non ha fatto altro che progredire di domenica in domenica, diventando protagonista sia come propositore delle migliori trame offensive sia come realizzatore. Se sbaglia molti gol lo si deve al suo straordinario dinamismo che lo vede sempre al centro delle iniziative. Se Lippi farà a meno di lui in Sudafrica, vorrà dire che ha trovato un altro paio di fuoriclasse migliori di lui.
Il sostituto di Mauri, sulla carta, è Christian Manfredini, ivoriano naturalizzato italiano, anni 34, finora tenuto a bagnomaria a causa dei contrasti con Lotito e ultimamente reintegrato in squadra. Data la grande continuità di Mauri, non si è per niente avvertita la sua assenza.
Manfredini avrebbe eccellenti qualità ( lanci profondi, tiro ben calibrato anche da grande distanza ). Nel Chievo fu protagonista di alcuni campionati eccellenti, nella Lazio, invece, ha funzionato sempre a strappi. Non sempre è stato compreso e posto a suo agio, e così è andato invecchiando nel grigiore.
Reja può contare come sostituti eventuali di Mauri anche su Matuzalem quando è a posto fisicamente, e su Meghni, un altro a corrente alterna.
Tra i giovani emergenti si punta soprattutto su Gonzalo BARRETO, fenomeno diciottenne importato dall'Uruguay e attualmente nella Primavera, che a settembre passerà senz'altro agli ordini di Reja e potrà crescere a contatto diretto con i giocatori della prima squadra. Nelle nazionali giovanili del suo paese è considerato un fuoriclasse: speriamo che si confermi tale fra noi.
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