La Lazio stava per cadere sotto le grinfie di un Cagliari in perfetta salute e capace di andare in vantaggio con il velocissimo Sau al 17' della ripresa. Ma la Lazio, annebbiata per tutto il primo tempo (ma c'è stato un palo di Konko e un gol mancato di Klose dopo aver scartato anche il portiere Agazzi), si è scatenata in una rabbiosa rimonta, e al 34' è riuscita ad agguantare il pareggio proprio con Konko su un bel tiro di testa di Biava innescato da un calcio d'angolo di Candreva.
A questo punto è crollato il Cagliari sul piano nervoso: su uno spunto di Klose il portiere Agazzi esce alla disperata e atterra il tedesco che aveva tirato alto: calcio di rigore! Proteste infuriate dello stesso Agazzi e di Cossu, e l'arbitro Orsato li espelle entrambi.
Sul rigore, Candreva fa esplodere l'Olimpico realizzando un 2-1 ormai del tutto inaspettato. E in nove contro undici il Cagliari non ha potuto fare più nulla, anche se ci ha provato con un enorme coraggio.
Nel finale, pur di raggiungere i tre punti ormai buttati al vento, Petkovic ha messo in piedi un 3-5-2 chiamando in campo Ciani per l'infortunato Dias e inserendo Floccari per Mauri dopo aver chiamato Candreva al posto di Gonzalez. Mosse ben riuscite e accompagnate dalla fortuna.
Il Cagliari, autore di una prova gagliarda, avrebbe meritato almeno il pareggio, con le prove eccellenti di Sau, Nainggolan, Daniele Conti, il giovanissimo difensore Del Fabbro e il funabolico Ibarbo.
Questi tre punti rafforzano il secondo posto della Lazio, che a quota 39 raggiunge il primato di Eriksson dell'anno dello scudetto.
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