Domani si girerà una pagina molto importante nella storia della Lazio. La partita Lazio-Cagliari è ricchissima di premesse. Attenzione! Quando bisogna fare un passo importante, le insidie si moltiplicano e la sorpresa è in agguato.
Ma qui si farà la differenza con la Lazio degli anni scorsi, brava sì, ma sempre rimasta delusa al momento di fare un grosso balzo in avanti, balzo che si è chiamato per due anni Champions League, e per due volte è rimasto nell'aria con l'odore di bruciato dell'amara delusione.
Stavolta, Lazio-Cagliari è ancora di più. Se dovvessero arrivare questi tre punti, Petkovic uguaglierebbe il record prestigioso dei 39 punti in chiusura del girone di andata dello scudetto 1999-2000.
Meraviglia! Chi avrebbe speso un soldo bucato per Petkovic alla vigilia di questo campionato? Bruciato da tre brutte sconfitte nelle amichevoli di precampionato, si temeva già il peggio, e invece è venuto fuori lui, questo personaggio signorile nei tratti esattamente come lo era Eriksson, e probabilmente destinato a ricalcare nella Lazio la stessa strada che porta allo scudetto.
La Lazio è imbattuta da otto turni e Marchetti non subisce reti da sei partite, piccole cifre gettate qua e là, ma ugualmente significative di una condizione nuova della Lazio, ricca di personalità come non mai, personalità fatta di convinzione che ogni momento il dottor Vlado riesce a instillare nei suoi giocatori.
Ma stop con gli ubriacanti elogi. Torniamo con i piedi per terra, poichè ogni ripresa dopo una sosta comporta il bisogno di ricominciare daccapo. La Lazio deve ripartire col piede giusto. Se facesse bene questo piccolo passo, poi ce ne aspetta subito un altro contro l'Atalanta. E poi si vedrà...
Nessun commento:
Posta un commento