Pare che Maurito Zarate stia per risolvere i suoi guai: da Buenos Aires annunciano il suo imminente trasferimento allo squadrone del Velez Sarsfield, club di grandi tradizioni della capitale argentina, campione nazionale quest'anno per la quindicesima volta. Per Zarate si tratterebbe di un vero e proprio ritorno alle origini, alla sua squadra di sei anni fa.
Zarate ha dichiarato di aver ottenuto il "via libera" dalla FIFA per la scadenza del suo contratto alla Lazio, mentre viceversa la Lazio dichiara che per lei il giocatore è tesserato fino al 30 giugno 2014.
Questa differenza è sostanziale, nel senso che la Lazio ritiene il giocatore ancora di sua proprietà, e se il Velez vuole davvero tesserarlo deve in qualche modo passare per gli uffici della società biancoceleste e depositarvi una certa cifra per ottenere la "liberatoria".
La cifra fissata da Lotito non è nota, ma Zarate costò alla Lazio più di 20 milioni, e dopo quattro anni ci vorranno almeno 5 milioni di penalità per aver sciolto unilateralmente il contratto. A meno che il giocatore, nel prossimo appuntamento in Lega il 22 luglio, non riesca a dimostrare che la Lazio ha usato il "mobbing" nei suoi confronti, cosa non facilmente dimostrabile dato che Petkovic ha fatto più volte il tentativo di recuperare l'estroso attaccante.
In qualche modo, comunque, la vicenda Zarate sta per concludersi: speriamo in modo dignitoso per le due parti, con la Lazio che recupera almeno una minima parte del capitale e con il giocatore che, a ventiquattro anni, giocando in casa, abbia la possibilità di riprendere la sua strada.
Stavolta, è auspicabile che il suo consigliere Ruzzi sappia guidarlo nel modo giusto. Zarate sa benissimo che almeno i tifosi della Lazio non gli hanno fatto mai mancare la loro simpatia e la speranza che potesse ritrovare davvero se stesso.
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