Il migliore elogio che ricordo di aver avuto è stato il giudizio di una alunna che professava idee lontanissime dalle mie, e che, invitata a dare un giudizio sul mio modo di operare, specialmente nella correzione dei temi, rispose in questa maniera: - Il professor Jadicicco non ha mai condizionato o corretto le mie idee. Il suo unico intento è quello di farmi migliorare dal punto di vista espressivo, e debbo dire che ci mette un grande impegno. Dal momento che io ho incontrato sempre grandi difficoltà nell'esprimere il mio pensiero, debbo dire che questo insegnante ha fatto di tutto per trovare il modo di farmi migliorare, e mi sembra che finalmente sono sulla strada buona ".
Queste parole mi sono state riferite dall'alunna stessa, e furono per me il migliore elogio che ho avuto sul mio operato.
Quando finalmente la grande ondata rivoluzionaria pian piano si spense davanti all'evidenza della ragione e del buon senso, un po' di quella pace e armonia che era sempre regnata fra noi si ricostituì, con grande vantaggio dei rapporti reciproci. Nel mio istituto, almeno a me sembra, questo clima amichevole e disteso aveva sempre regnato, e nessun preside o insegnante, per quanto grande fosse il suo prestigio, aveva mai cercato di prendere il sopravvento dal punto di vista delle idee e in nome della politica. Schierarsi nettamente da una parte e pretendere che gli altri facciano altrettanto è qualcosa di troppo lontano da quella democrazia che abbiamo sempre invocato e abbiamo sempre insegnato come metodo di vita e di pensiero per i nostri alunni, insieme alle idee di uguaglianza e di fraternità. E' esattamente il motto illuminista di libertà, uguaglianza e fraternità.
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