Dal precampionato di Auronzo sta emergendo, accanto alla classica Lazio vincitrice della Coppa Italia (Marchetti; Novaretti, Biava, Dias, Radu; Ledesma, Biglia, Candreva, Hernanes, Lulic; Klose, con almeno quattro riserve di gran valore (Gonzalez, Mauri, Ederson, Floccari), anche una Lazio giovanissima, in parte figlia della primavera scudetto, in parte dono delle scoperte di Lotito-Tare in sede di campagna acquisti: Elez, Vinicius, Felipe Anderson, Perea...
Ecco dunque una spettacolare Lazio giovane, edizione venti anni: Strakosha; Cavanda, Elez, Vinicius; Antic, Cataldi, Onazi, Felipe Anderson; Keita, Rozzi, Tounkara (Perea).
Questi ragazzi, eccetto Elez, Perea e Felipe Anderson che ancora debbono cominciare la loro preparazione, hanno dato veramente spettacolo fra le montagne del Trentino, acompagnando le loro esibizioni anche con strepitosi gol come quelli di Rozzi, di Keita e di Tounkara, divenuti beniamini della folla di villeggianti.
Certo, le fantasie estive sono proprie dei giovanissimi: poi la realtà estremamente dura del campionato pare destinata a cancellare tutto. Ma non è il caso di questi giovani fenomeni della Lazio, che Tare è stato capace di andare raccogliendo in due continenti, Europa e Sudamerica: l'attesissimo Perea deve dimostrare tutto il suo valore, che è considerato molto alto, un po' come quello del piccolo fuoriclasse Felipe Anderson o del diciannovenne difensore balcanico Elez, pescato nell'Hajduk con premesse di grande prospettiva.
Il recupero di Cavanda e la conferma di un efficientissimo Onazi sono le ciliegine finali sulla torta di questa formazione delle meraviglie, una squadra di grandi prospettive tecniche che, se realizzate almeno in parte, ne farebbero davvero la vera formazione della Lazio avvenire.
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