Li attendi come sorprese, e loro non ti deludono. Si cominciano a tracciare i primi bilanci dopo una settimana di lavoro ad Auronzo, e almeno quattro ragazzi della "cantera" biancoceleste sono piaciuti tantissimo, dai diciassette anni di Antic ai diciannove di Tounkara e Keita, ai venti di Vinicius. E' materiale utile per la prima squadra, e come!
Spicca su tutti Antic. Qui dicono che somiglia a Jovetic. Un fisico prorompente, una tecnica asciutta e concreta, un lavoro di centrocampo molto bene assortito. Un ragazzo che si stenta a credere sia così giovane anche per la Primavera: a Petkovic potrà tornare utile, peccato che sia solo uno di quei dodici-tredici centrocampisti di cui è fin troppo ricca la Lazio.
Ma quanto a giovani, la Lazio sta bene anche davanti. Rozzi non si tocca. Sarà utile nell'Europa League e come cartuccia di riserva per la serie A, destinato a prendere il ruolo di Kozak se davvero Libor andrà a cercare fortuna altrove.
Hai visto Tounkara? Petkovic si era meravigliato che non lo avessero convocato per Auronzo. Qui è tra i più brillanti, un fisico estremamente vigoroso, una tecnica che ha bisogno solo di essere raffinata, senso del gol e anche dello spettacolo. Il gemellino di Keita è pronto per avventure di un certo rilievo.
Quanto a Keita, ha classe da vendere, segna gol bellissimi e in serie, è anche lui tra le cose più belle da vedere qui ad Auronzo. Nei suoi piedi l'avvenire della Lazio.
E Vinicius? Una bomba di terzino, un sinistro da far paura, un fisico prorompente: altro che "faccia di teschio", la Lazio è stata fortunata a pescarlo giù in Brasile. E' uno che sicuramente si farà.
Ma non li montiamo troppo, questi ragazzi. Diamogli soltanto la fiducia che si meritano. Si è capito che, da un po' di tempo, anche grazie ad Alberto Bollini, alla Lazio si sta facendo un gran bel lavoro sui giovani di domani.
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