Subito Petkovic ha gettato in campo, ad Auronzo, tutte le sue forze, ventisei giocatori divisi in tre squadre da otto giocatori ciascuna. Un minitorneo triangolare, ciascuna squadra ha disputato quattro incontri, si è giocato su una sola metà campo con porte regolari, si sono alternati i giovani portieri Strakosha e Guerrieri, e alla fine si è imposta la squadra di Miro Klose con nove punti, contro i quattro della squadra di Ledesma e i quattro di quella di Mauri.
Sono stati segnati in tutto otto gol, due dei quali portano la firma di un Lulic apparso subito in gran vena, schierato al fianco di un Miro Klose pure lui già in palla e autore anche di un bel gol: ovviamente i due hanno dato vita alla squadra più forte, quella dei grigi,composta anche da Stankevicius, Ciani, Vinicius, Pereirinha, Rozzi e Alfaro, autore a sua volta del primissimo gol laziale in questo precampionato.
Le altre due squadre erano così formate: I rossi: Dias, Cana, Konko, Crecco, Mauri, Kozak, Keita, Ederson. I rossi sono andati a segno con Mauri su rigore e con una prodezza di Keita, dimostratosi tecnicamente una specie di Superman.
I verdi: Biava, Novaretti, Radu, Cataldi, Antic, Ledesma, Tounkara, Floccari. Due gol anche per loro, firmati da Ledesma e dall'altro giovane gioiello Tounkara, voluto a tutti i costi ad Auronzo da Petkovic malgrado abbia ancora diciassette anni.
Già da questo primo test, il tecnico di Sarajevo ha potuto trarre buone indicazioni. Ha visto giostrare tanti giovanissimi: Vinicius, Rozzi, Crecco, Keita, Cataldi, Antic, Tounkara...Ha visto per la prima volta gente come Novaretti e lo stesso Vinicius, in attesa di conoscere Felipe Anderson, Biglia, Elez, Perea e certamente anche qualche altra novità che Tare e Lotito stanno per sfornare nei prossimi giorni. Una Lazio, dunque, che comincia sotto i migliori auspici.
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