Igli Tare è partito in missione per concludere l'affare Felipe Anderson con il Santos. Sarebbe il quarto affare dopo Perea, Biglia e Novaretti. Quanta abbondanza: e siamo appena all'inizio della campagna acquisti.
Felipe Anderson ha venti anni, è un centrocampista assai promettente del Santos, ma la comproprietà con un fondo inglese ha finora imbrogliato le carte. Ora pare che il problema si possa risolvere, e con una spesa inferiore ai tre milioni di euro il ragazzo potrebbe finalmente sbarcare a Formello. Tutti lo danno, ormai, come sicuro laziale.
Ma perché la Lazio sta cercando un altro centrocampista, ricca com'è di giocatori in questo settore del campo? Hernanes, Candreva, Lulic, Gonzales, Mauri, Ledesma, Biglia, Onazi, Ederson, Cataldi, e ora anche Anderson? La cosa è sospetta, e verrebbe tanto da pensare che la Lazio stia elaborando l'idea d'incassare trenta clamorosi milioni per la cessione del Profeta Hernanes, brillante protagonista della nazionale brasiliana ed appetito da mezza Europa, Paris Saint Germain in testa.
Privarsi della fantasia del Profeta significherebbe ripartire da zero. Nessuno contesta a Lotito la possibilità di realizzare un grande plusvalore proprio con Hernanes, ma poi s'innesta un grande punto interrogativo sull'avvenire della squadra.
Non tutti, poi, sono d'accordo sulle risorse tecniche di Felipe Anderson: qualcuno lo ha definito "lento e poco lineare", altri lo vedono molto più concreto. Sarebbe un ragazzo sul quale Petkovic dovrebbe lavorare molto, e con Biglia, Novaretti, Perea ed altri, sarebbe una Lazio tutta da plasmare, ricominciando daccapo. Ce la sentiamo? Lotito smentisce tutto e non vuole cedere né Hernanes, né Lulic, né Radu, i tre pezzi migliori sul mercato. Ma in tre costituiscono una forte tentazione di circa sessanta milioni...
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