giovedì 6 giugno 2013

Lazio: abbiamo visto una lupa volare nel cielo, portava con sé i due gemellini, Dotto e Totti...

Che visione abbiamo avuto! Nel cielo di Roma, sovrastante l'Olimpico, con quest'aria imbronciata di falsa primavera che tira da queste  parti, abbiamo visto volare...no, non l'aquila Olimpia, ma una Lupa, un'incazzatissima lupa giallorossa che portava via con sé i due gemellini poppanti, Dotto e Totti, che con aria frastornata si dirigevano verso occidente, a immergersi nelle onde del Tirreno, con tutto il carico delle loro illusioni perdute.
Rossella, dove sei, tu che sulle orme di una famiglia che tanto ha dato alla Roma hai deciso, alla fine, di vendere quella lupa agli americani, che di calcio, ancora una volta, e Bradley ci perdoni, hanno dimostrato di non capirci nulla. 
Sic transit gloria mundi. Roma caput mundi. Roma semplicemente caput. Kaput. Non c'è più. A Roma sono rimasti solo milioni di debiti. Chi si siederà su quei debiti? Possibile che non esista un altro Lotito disposto a mettersi in testa anche questa corona di spine per  ritrasformarla in una corona vera? E ora i romanisti eccoli lì, in processione penitenziale, a invocare un'altra corona. Quella del rosario. Dieci avemarie e un gloria patri in onore di quelli che se ne vanno.
Povero Giancarlo Dotto. Sapevamo che stava soffrendo. Ma non fino a questo punto. Il delirio è tutto suo, mentre noi abbiamo avuto soltanto, nel cupo cielo di Roma, la visione di una Lupa che sta volando via con i suoi due gemellini poppanti, Dotto e Totti...
(papa) Francesco, pensaci tu!

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