sabato 22 giugno 2013

Anni di scuola: 154. Quando gli insegnanti non vanno d'accordo

Non è facile, spesso nella stessa classe, trovare insegnanti che vadano veramente d'accordo, e che riescano in qualche modo a coordinare i loro programmi, come vorrebbe una precisa norma ministeriale. Spesso si nascondono contrasti insuperabili grazie anche a scontri fra personalità diverse.
In certi casi, perciò, nascono anche dei conflitti insanabili, di cui purtroppo gli alunni finiscono per pagare le spese.
I contrasti esplodono, in particolare, quando tali insegnanti sono costretti a confrontarsi di persona, come succede nelle lunghe gite all'estero, durante le quali si vive gomito  a gomito per una settimana abbondante. L'esempio più significativo si ebbe durante una famosa gita a Vienna, in cui c'erano tre classi guidate da tre insegnanti dai caratteri diametralmente opposti. Ce n'era uno che amava così appassionatamente l'arte da costringere non solo la sua classe, ma anche le altre due, a trascorrere intere mattinate nei più svariati musei della capitale austriaca, che sono indubbiamente bellissimi e ricchi d'interesse, ma non tali da consentire che tutte le classi fossero d'accordo e provassero le medesime motivazioni.
Ricordo così che, in un museo di carattere scientifico, un insegnante criticasse apertamente l'altro: uno affermava che quelle grandi pepite, grosse come un cranio, fossero d' oro massiccio, mentre l'altro, sghignazzando, inivitava gli alunni della sua classe a non crederci, trattandosi di una evidente"patacca". Così il primo insegnante, ovviamente offesosi in modo abbastanza pesante, finì per consentire che il giorno successivo le classi si separassero, e ognuna stabilisse il programma di visite ritenuto più gradito.

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