Zio Edy, come affettuosamente lo chiamano ancora i tifosi della Lazio, a questa squadra ci crede, è ancora un po' la sua squadra, una bella costruzione a cui Petkovic ha dato una verniciata nuova. - La Champions...Per due anni di seguito l'abbiamo meritata e ci è sfuggita di mano nel finale, per un punto o neanche un punto, strappataci dall'Udinese solo per i nostri troppi infortuni. Quest'anno la meritiamo anche di più, serve il terzo posto, e io credo che la Lazio ha le spalle forti per arrivarci. Non badate a qualche ceffone di troppo che abbiamo preso di recente: ci può stare, senza Klose e Mauri, senza Konko o Dias. Ma la squadra si è sempre ripresa e vedrete che finirà in crescendo -
Da dove trae zio Edy questa gran fede? Dalla costanza con cui la Lazio, ogni vokta che è caduta, ha saputo rialzarsi e fare meglio di prima. Forse non ha ancora raggiunto quella maturità che deriva solo dalla consuetudine ai grandi risultati, e questa squadra è "grande" da poco. Fino a due anni fa, era ancora impegolata nella lotta per la salvezza. Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma sono invece abituate all'aria dei quartieri alti,anche se occasionalmente possono avere passi falsi e mezze stagioni deludenti.
Per fare l'abitudine ad essere grande la Lazio deve solo insistere. Gli serve forse un Klose di ricambio, un Ledesma di ricambio, ma ormai siamo vicini alla perfezione, Lotito e Tare debbono solo compiere l'ultimo passo per dare stabilita, forza e convinzione a una squadra che ha già compiuto il passo più importante verso l'alta classifica. E qualcosa Edy Reja certamente ha portato anche lui a questa bella ascesa.
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