Marchetti, Biava, Candreva, Mauri, Floccari:
ben cinque italiani in campo fin dall'inizio di Lazio-Stoccarda, e altri cinque in panchina: Ledesma, che tira un po' il fiato, e poi addirittura quattro ragazzi della Primavera, Scarfagna, Cataldi, Crecco - al suo esordio con la maglia numero 4 - e il promettentissimo attaccante Lombardi. Petkovic fa perciò appello alle radici italiane della suadra, più forti che mai in questo momento in cui bisogna dare in campo tutto il cuore possibile.
L'undici titolare sarà completato al meglio, con Pereirinha e Radu agli esterni, Ciani accanto a Biava, il nuovo idolo Onazi al posto di Ledesma riservato con Gonzalez per la trasferta di Torino coi granata. A centrocampo i due esterni italiani Candreva e Mauri (bentornato, capitano! tieni in alto la nostra bandiera!) saranno completati da Hernanes e Lulic, quest'ultimo finalmente in piena rinascita fisica e pronto a dare una gran mano a Floccari in attacco. Atteso anche il ritorno al gol di Hernanes, magari su un bel calcio di punizione.
Senza pubblico, ma con tanto cuore italiano, contro lo Stoccarda la Lazio può farcela. Deve cercare di segnare almeno un gol, e in questo caso, per passare, i tedeschi dovrebbero farne minimo quattro, impensabili neanche nella peggiore delle ipotesi. Sarà insomma una partita di attacco, come nel costume di Petkovic che vuole sempre vincere, e ricorda ai laziali, sia quelli in campo che quelli alla TV o alla radio, che la Lazio è in questo momento l'unica squadra italiana in corsa per tre obiettivi, campionato, Coppa Italia ed Europa League, e non vogliamo mollare nessuno dei tre: prima dovranno passare sul nostro corpo straziato dalla fatica.
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