lunedì 18 marzo 2013

Solo Miro Klose, ora, potrà fare il miracolo...

Restano nove giornate alla fine, nove sole opportunità, per la Lazio, di ritrovare la sua strada smarrita, lassù, dove una volta osavano le aquile.
Piano piano stiamo scivolando in basso, e quel che più ci brucia è che la Roma ci ha agguantati quando alla ventesima giornata avevamo 10 punti di vantaggio. In nove partite ce li siamo giocati tutti, e ore in altre nove dovremo cercare di riconquistarne almeno un po'.
Alla Lazio rimangono, in casa, solo quattro partite: Catania, Juventus, Bologna e Sampdoria, mentre sono cinque le trasferte: Roma, Udinese, Parma, Inter e Cagliari, un calendario per niente tenero. Tutto sommato, la partita che può salvarci è forse proprio la falsa trasferta del derby, che se vinta rovescerebbe subito il conto.
Chi ci salverà? Forse la sosta internazionale. Ma soprattutto Miro Klose. La sua sola ricomparsa ci restituirà energia e fiducia. E poi basta con queste espulsioni a inizio partita, che significano consegnarsi completamente all'avversario, come è stato col Milan e come si è ripetuto col Torino. Le forze mancano, e giocare con un uomo in meno si dimostra la mazzata decisiva. A Torino abbiamo perfino cominicato bene, con quel palo colpito di testa da Cana, che con un po' di fortuna - ma chi l'ha vista più? - poteva portarci in vantaggio e cambiare tutte le cose.
Ma non pensiamoci più. Pensiamo a riposarci. E a ritrovare tutti gli stimoli di una fiducia immutata, di una strada da ritrovare lassù dove osano le aquile.

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