Da Stoccarda riportiamo una boccata d'ottimismo e forze fresche. Pereirinha e Ederson si sono guadagnati nettamente la maglia sul campo, e ci rassicurano. Il primo sostituisce bene Konko, il secondo si dimostra efficace e non farà rimpiangere lo squalificato Candreva.
Stefano Mauri non è ancora pronto, ma vedrete che nel finale di partita tornerà anche lui, forse, a dare il suo concreto appporto alla squadra. Ormai siamo alla vigilia del recupero sia di Mauri che di Klose, i quali costituiranno il segreto del finale laziale: uomini freschi e di gran classe che peseranno efficacemente sulla bilancia del rendimento.
Ma perché Petkovic riesce così bene nelle Coppe, vittorioso e imbattuto e con un 25-6 in fatto di realizzazioni? Perchè sa dare alla squadra una notevole carica e spinta nervosa assai valida quando si tratta di partirta secca o anche di fare il conto su due sole partite. Il discorso lungo sul campionato la Lazio ancora non è in grado di reggerlo, troppi essendo gli infortuni o le sfortune o anche le squalifiche: è sul piano nervoso che la carica non può essere prolungata troppo, e ogni tanto ci scappa il rilasamento fatale, l'avvio sbagliato di partita. Napoli Catania Siena Milano ne sono l'esempio classico: tredici reti subite e zero gol all'attivo.
Ma, almeno all'Olimpico, in nove casi su dieci la Lazio tiene e gagliardamente. La spinta è forte e la carica nervosa sufficiente. Su 14 partite, all'Olimpico ne abbiamo vinte 10, pareggiate due e perse due, conquistando 32 sui 42 punti disponibili, segnando la bellezza di 26 gol e subendone undici. Un buon rendimento complessivo. E' nelle trasferte che non sempre riusciamo ad essere all'altezza e subiamo brutti rovesci. E' lì che dobbiamo migliorare nettamente il nostro rendimento, se vogliamo diventare davvero grandi.
E, all'Olimpico, anche il volo di Olimpia riesce quasi sempre a darci una mano.
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