La Juve non accenna a compiere passi falsi, Cavani si è fermato, il Napoli non riesce più a vincere, ultime tre uscite tre pareggi. Non è più lo squadrone che può impensierire la Juventus e tenere saldamente il secondo posto.
E allora la Lazio, che sembra aver superato il suo lungo periodo di stasi, è obbligata a crederci, a questo seondo posto, e il terzo dovrebbe cercare di lasciarlo al Milan con tutti gli svantaggi di prepararsi al turno preliminare della Champions League, condizionando tutto il lavoro di una stagione.
Milan-Lazio diventa la chiave di questo discorso. La Lazio ha il dovere di frenare il Milan, di tenerlo a bada con un pareggio, ma se vuole riuscirci non deve badare a difendersi, bensì, secondo le regole di Petkovic, tentare di vincere. Può riuscirci: manca Balotelli, ed è un'occasione da sfruttare. A noi mancano Klose, Mauri e Konko, ma siamo ormai abituati a una serie di assenze importanti, supplite peraltro bene da Floccari (nove gol fra campionato e Coppe), Lulic, che sta tornando in forma, e il nuovo innesto Pereirinha, più serio e quadrato di Cavanda che sta facendo stupidamente i capricci. Con tutte queste assenze la Lazio resta compatta, è una squadra, si basa poco sui singoli e molto sul collettivo, e se minimo minimo riprende un po' della vecchia forma potrebbe dar vita a un bellissimo finale di campionato, recuperando anche quel paio di uomini importanti.
Perciò: secondo posto sia il nostro programma. E' nelle nostre capacità e nelle nostre mani.
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