Non è che la Lazio sia spremuta. Sa solo che non può reggere il ritmo di tre competizioni, e allora dove meno può prova a distendersi. E' in campionato che meno può e le viene naturale affrontarlo a ritmo più lento: e questo è un grosso guiaio, perchè come gli altri se ne accorgono non fanno nessuna fatica a stenderti, anche se si tratta di squadre deboli. Siena e Torino ne sono un esempio.
Quando, per tutto il girone di andata, la Lazio non si "distendeva" ancora, ma affrontava le partite a tutta birra, i risultati sono venuti, e come. Poi ha cominciato a vedere che con quattro partite poteva arrivare alla finalissima di Coppa Italia, e con dodici raggiungere i quarti dell'Europa League, ed allora le è venuto naturale mettere tutto nelle partite di Coppa, dove è brillante e imbattuta, e mettere meno in campionato, dove, dopo uno splendido avvio da prima della classe, ha fatto seguire una lunga pausa di deconcentrazione, coincisa fra l'altro con una brutta serie d'infortuni, a partire da quello determinante di Klose, mentre per tutto il girone di andata questi infortuni sono stati molto rari.
La Lazio ha fatto il discorso inverso rispetto al Napoli. Mazzarri, accorgendosi di non farcela in tutto, ha mollato Coppa Italia ed Europa League e si batte come un leone in campionato. Sa che deve conquistare almeno l'ingresso in Champions e ovviamente s'impegna solo per quello. E certamente, se ci riesce, avrà dei meriti maggiori rispetto alla Lazio, ma ha anche una squadra molto più ricca di uomini di classe. Noi laziali dobbiamo accontentarci di quel che passa casa, e siamo almeno sicuri che nel finale di torneo la Lazio, aiutata dai rientri di Klose e di Mauri, proverà a riconquistare posizioni, anche se ormai per la Camhpions è forse troppo tardi.
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