Sta arrivando il boom della Lazio giovane trasferita in blocCo a Salerno per amore di Lotito verso la grande società granata caduta nella sventura economica proprio come stava accadendo alla Lazio maggiore quando Lotito la prese sotto le sue cure e riuscì a farne una società vera e forte.
Purtroppo il gruppetto dei giocatori laziali, messo incautamente in mani estranee, all'inizio del campionato di Seconda Divisione stava prendendo una brutta piega. E' intervenuto d'urgenza Lotito, ha rispedito come allenatore un tecnico e un laziale vero, Carletto Perrone, come aveva pensato di fare all'inizio, e la squadra si è immediatamente ripresa, è tornata in testa alla classifica, sta veramente puntando alla sua prima promozione. Non è facile, ci sono mille insidie, ma Carletto ci sta riuscendo. E sotto il sole di Salerno stanno maturando quei giovani giocatori nei quali la Lazio ha sempre creduto, e che in scadenza Primavera potevano trovare sistemazione soltanto a Salerno per non buttare al vento e disperdere tante speranze. Classe 1990, sono ragazzi che ormai hanno 22 anni, tecnicamente maturi e pronti davvero per tornare, uno o due alla volta, in serie A. Perrone fa subito due nomi: Riccardo Perpetuini e Sandro Tuia. Due giocatori strepitosi. Perpetuini un motorino intelligente a centrocampo, Tuia un centrale difensivo di sicurezza, il nuovo Nesta annunciato già tre stagioni fa. I due ragazzi, purtroppo, sono stati ritardati da una sere d'infortuni e ora stanno finalmente fiorendo.
Accanto a loro altri nomi: i centrocampisti Capua e Zampa, elementi di costruzione dalle notevoli doti, e i due terzini Luciani e Adeleke, due uomini di spinta grintosi e tecnici, e così pure Ricci e Lanni, utilizzabili tra difesa e centrocampo con promettenti risultati, e infine la coppia di attaccanti di origini africane, Dené e Emmnuel che stanno fiorendo giorno dopo giorno. Un gruppo di dieci ragazzotti laziali pronti a dare tutto per la scalata del Salerno verso posizioni più alte nel calcio e personalmente per un sognato recupero nella Lazio, che anno dopo anno continuerà a sfornare altri Primavera verso i lidi di Salerno per farli maturare e per dare vita ad altre doppie scalate. Grazie a quell'intelligente tecnico che si sta confermamdo Caletto Perrone.
Nessun commento:
Posta un commento