Il primo a partire sarà lui, Tommaso Rocchi, capitano di vecchio corso. Lascerà Formello per l'Inter, che pagherà 800 mila euro al giocatore e ne lascerà altri 400 mila alla Lazio che quindi, sparagnina com'è, fa i conti e scopre che, tra incasso e stipendio risparmiato, mette a segno due milioni. Altro stipendio risparmiato per Matuzalem, poi ancora in partenza Foggia, Stankevicius, Carrizo e qualche altro ancora. Ma non Kozak: ce lo teniamo così com'è, può essere davvero utile, è il capocannoniere dell'Europa League e sarebbe un delitto regalarlo, sia pure per alcuni mesi, ad un'altra formazione.
Floccari invece, molto appetito dal Napoli, vorrebbe partire, ma Lotito e Tare sono in forte dubbio. Lo lascerebbero andare solo se incassassero quei 5 milioni che vale, coi quali potrebbero acquistare davvero una seconda punta da gol, Abdoullay o Huntelaar o quel giovanissimo Jesus Manuel Corona che al Messico giurano trattarsi di un fenomeno.
Insomma, la Lazio non starà ferma. Zitta zitta, è sempre tra le più attive nel mercato, anche perché è quella che si ritrova una decina di giocatori di buon valore in soprannumero. Se riuscisse a smistarne cinque o sei andrebbe già bene, per quel famoso risparmio di stipendi che si diceva.
In difesa tutto tace, le cose vanno bene, Diakité sta cercando il reinserimento con serietà, Xandao o altri nomi sono sono alternative per un domani, dato che Ciani e Cavanda sono abbastanza giovani e validi. Breno sicuramente resterà in Brasile, pare che il San Paolo voglia rilanciarlo.
Sabato si torna in campo e la Lazio è attesa da una doppia partita interna con Cagliari e Atalanta. Se si riparte col piede giusto, sarebbero sei punti di platino.
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