mercoledì 5 gennaio 2011

L'importanza di chiamarsi Radu

A Genova, domani, rientra Stefan Radu, il nostro terzino sinistro, tanto umile da non rifulgere mai troppo in campo, quanto necessario perchè la difesa della Lazio sia una vera difesa.
Non è un caso che, nei due turni in cui Stefan è mancato, la Lazio ha subìto la bellezza di 4 gol: due a Torino con la Juve, 2 contro l'Udinese. In questo secondo caso siamo riusciti a vincere portando in bacheca tre punti d'oro, ma a Torino siamo sicuri che la Juve non sarebbe passata con Krasic all'ultimo minuto di recupero, se il coriaceo Radu si fosse trovato al posto dell'inesperto Cavanda nell'azione che ci ha portati alla clamorosa sconfitta. Con quel punto d'oro, la Lazio sarebbe sola al secondo posto, e a due soli punti dal Milan.
Ecco quanto vale Radu, anche se raramente se ne magnificano le virtù: ci si accorge quanto vale solo quando non c'é. La difesa della Lazio, con Radu, era per minor numero di gol subìti la prima assoluta, e ora è soltanto la sesta, dopo appena 180 minuti di gioco.
Radu ha superato la delicata operazione al menisco ed è praticamente tornato a posto. Fino a quanto lo sia, lo vedremo domani a Marassi, ma noi siamo fiduciosi che, con la sua presenza energica e intelligente, restituirà alla difesa della Lazio tutto il suo ermetismo. Anche Muslera, proclamato dagli esperti secondo portiere italiano, e settimo nel mondo, sicuramente ne guadagnerà in fiducia e piazzamento.
Il resto lo dovranno fare, avanti, Hernanes e compagni. Dobbiamo riprendere immediatamente la marcia che compete a una squadra consapevole di valere molto.

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