giovedì 6 gennaio 2011

La gazzella e il coccodrillo -57- storie di animali

Una giovane gazzella, Arianna, snella sulle agili gambe, elegante col suo collo flessuoso, si specchiava nelle calme acque di un fiume africano, e sembrava ben soddisfatta del suo piacevole aspetto.
Non si era accorta che, a pochi passi da lei, sonnecchiava un enorme coccodrillo, brutto come la morte, con le sue fauci spalancate e i suoi orribili denti. Il coccodrillo, di nome Cosimo, aprì pigramente un grosso occhio, la vide, e la chiamò: -Ehi, bella gazzella, accostati: ho voglia di fare due chiacchiere! -
La gazzella Arianna fece un balzo indietro, spaventata. - Mamma mia! - disse in fretta in fretta. - Non ti avevo visto, compare coccodrillo! Come va? -
Arianna si fermò un po' a parlare, ma con molta prudenza, evitando di accostarsi. Quelle fauci le mettevano proprio paura. Però era bene non irritare quel brutto animale: non si sa mai.
- Gran bella giornata, eh? - riprese il coccodrillo Cosimo. - Dove sono le compagne della tua tribù? Sono qui vicine, per venire a dissetarsi sulle rive del fiume? -
- Veramente le ho lasciate indietro nella prateria, stavano brucando tranquille perché è l'ora del pasto -
- Voi gazzelle siete di una bellezza straordinaria, una delle cose più belle che abbia fatto la natura. Eleganti, velocissime. Peccato...-
- Peccato cosa, signor coccodrillo? -
-Chiamami Cosimo: questo è il mio nome. Forse l'unica cosa bella che i miei mi hanno dato. Per il resto mi rendo conto che sono orribile, e che tu hai paura di me -
-Stavi dicendo "peccato!" Che cosa volevi farmi capire? Che devo stare attenta alla mia bellezza, ai tanti pericoli che corre? -
- Esattamente. L'altro giorno è venuto a dissetarsi proprio dove sei tu un grande gruppo di leoni dalla fulva criniera, e so che a loro le gazzelle piacciono tanto...-
Gli occhi della gazzella Arianna si dilatarono per lo spavento. I leoni! Una specie di animali che poteva battere le gazzelle nella corsa, sì, le velocissime gazzelle. Ogni tanto ne prendevano qualcuna e...addio!
- Quanti giorni fa sono passati? Potrebbero tornare ancora per dissetarsi - disse Arianna quasi balbettando per la paura. - E' meglio che ritorni al più presto tra le mie compagne, perché se i leoni trovano una gazzella isolata, per lei è proprio finita -
- Se tu fossi brutta e rugosa come me, e con la carne dura e immangiabile - disse il coccodrillo Cosimo con aria da filosofo - ora non avresti paura. La tua bellezza e le tue buone carni sono solo una trappola, per te -
Ma la gazzella Arianna oramai non lo ascoltava più. - Addio, compare coccodrillo. Grazie delle notizie che mi hai dato. Forse ci rivedremo in un momento di maggiore tranquillità !-
Arianna si voltò rapidamente, alzò il collo per annusare l'aria, poi si diresse decisa dalla parte dove aveva lasciato la sua tribù. Forse era ancora in tempo per rientrare e per mettere le sue compagne sull'avviso.
D'un tratto, l'aria fu squarciata da un ruggito inconfondibile: mio Dio, i leoni! Per la gazzella Arianna il cielo si oscurò. Prese a correre alla disperata, forse i leoni non l'avevano vista, forse si poteva ancora salvare. Maledetto fiume: non fosse mai andata da quella parte! E forse, a salvarla, era stato proprio quell'orribile coccodrillo...


Nessun commento:

Posta un commento