domenica 30 gennaio 2011

Il tassametro di Libor: un gol ogni 48 minuti!

Libor Kozak: dicono di lui che si fa largo in area di rigore a spallate. Dicono di lui che è rozzo ed energico nello stile. Dicono di lui che ricorda un po' Gunnar Nordahl. Quello un vichingo, questo un cosacco.
Dicono di lui soprattutto le cifre: ha giocato 241 minuti e ha segnato quattro gol e l'autogol di Zapata che porta la sua firma. Guarda caso, tutti gol decisivi, un contributo alla classifica della Lazio di dodici punti. Dividendo quel 241 per 5 esce fuori la cifra di 48: una rete ogni 48 minuti. I più forti goleador hanno un quoziente di 0.59. Ibrahimovic e Di Natale non arrivano a questa cifra.
Chi lo sa se Kozak potrà mai continuare a questa fantastica media. Forse no. Ma in pochi mesi,da quando è cominciato questo campionato, a partire dalle amichevoli in cui fu capocannoniere laziale con 8 gol, lui si è creato questa fama che va incontro alle esigenze della Lazio.
A furia di sognare una punta possente, 195 centimetri per 80 chilogrammi, un uomo da almeno venti gol a campionato, Edy Reja senza volerlo se lo è ritrovato in casa. Altro che Almeida e Santacruz, che Boghossian e Samaras, che Klose e chissà diavolo chi altro.
Ora Reja deve imparare ad usarlo seriamente, e non più col contagocce. Non sono stati sprecati i soldi di Floccari e Sculli, che non sono punte da sfondamento, ma solidissime seconde punte.
Lotito si stropiccia le mani. Ha risparmiato almeno 10 milioni. Con i quali potrà acquistare un grosso centrocampista o un centrale di grido, che oggi come oggi sono i giocatori di cui la Lazio avverte maggiormente il bisogno.

Nessun commento:

Posta un commento