giovedì 13 gennaio 2011

Il cuculo e l'upupa - 60 - storie di animali

Quante volte, nella vita, si può rimanere vittime di una cattiva reputazione? Si sparge una voce, magari tu non ne sai niente, e tutti ti guardano con occhi interrogativi, quando giri le spalle ti mormorano dietro, e tu non puoi neanche smentire quel che dicono di te, altrimenti penserebbero: "scusa non richiesta, accusa manifesta".
Il cuculo e l'upupa sono due esempi tipici di questo fatto. Il primo è accusato di rubare il nido agli altri uccelli per deporvi le uova; la seconda, peggio ancora, solo per l'errore di un poeta, il Foscolo nei Sepolcri, ha subìto per sempre la grave ingiuria di essere ritenuta un uccello notturno, di quelli che portano jella e annunciano sventura.
I due poveri volatili sono rovinati per sempre dalle dicerie, forse false, forse in parte vere, sicuramente malevole.
Un giorno, guarda un po', tra i rami di un boschetto, il cuculo Gaspare incontrò l'upupa Gioconda, e i due furono ben felici d'intavolare tra loro un discorso per troppo tempo trattenuto, così, per sfogarsi un po'.
- Compare Gaspare - disse dunque l'upupa al cuculo - tu sei sicuramente un bell'uccello, slanciato nell'aspetto, dal piumaggio morbido bianco e grigio, con una voce molto canora, ma godi di una pessima reputazione: davvero tu e tua moglie andate intorno rubando il nido agli altri uccelli per deporvi le uova ? E' una cosa veramente disgustosa. Non me lo potrei mai aspettare da uno come te -
- Comare Gioconda - rispose amareggiato il cuculo - intanto mi hanno dato un nome che non mi piace troppo, perché qualcuno mi chiama cùculo con l'accento sulla prima u, mentre altri mi chiamano cucùlo con l'accento sulla seconda u, che potrebbe suonare come sprezzante, mentre invece il nostro nome nasce dal suono armonico della nostra voce: cucù, cucù...non senti come è bello? -
- Bellissimo, infatti. Ma bruttissima quella vostra abitudine di scacciare altri uccelli dal loro nido -
- Ma cosa dici mai? Qualcuno ci ha mai visto fare una cosa così spregevole? Soltanto, ci capita spesso di trovare un nido già vuoto, abbandonato, e noi lo ristrutturiamo e vi deponiamo le nostre uova. Qualche volta, piuttosto, vi troviamo anche qualche uovo abbandonato, e questo dovrebbe suonare come rimprovero a qualche altro uccello scellerato. Dunque, noi non rubiamo il nido agli altri, ma ci risparmiamo soltanto una fatica inutile -
- E' vero, compare Gaspare. Io vi perdono. Ma andate intorno a dirlo all'altra gente: ormai non vi crede più nessuno. Esattamente come succede a noi: nessuno ci ha mai visti sulle tombe dei cimiteri. Siamo uccelli diurni, noi upupe: non portiamo sventura, non mettiamo paura a grandi e piccini -
- Infatti, comare Gioconda: non è per farti un complimento, ma sei proprio bella, con quel grazioso ciuffetto di piume sulla testa che sembra una corona, e quel bel piumaggio di tanti colori ricchi di sfumature -
- Eppure quel benedetto Ugo Foscolo ci ha definito "l'immondo uccello", ci ha scambiati per civette, gufi e barbagianni, ha rovinato per sempre la nostra reputazione. Sono più di duecento anni, ormai...-
- Questi poeti! Se sbagliano loro è per sempre. E non puoi neanche chiedere il ricarcimento danni, non serve neanche rivolgersi alla Protezione Animali...-
- Che ci vuoi fare, compare Gaspare: noi e voi siamo rovinati per sempre. Hanno provato in tanti a spiegare le cose come stanno davvero, ma è tutto inutile -
Con un singhiozzo nella voce i due poveri uccelli si salutarono. Almeno, si erano sfogati un po' per il loro enorme dispiacere, e si diedero appuntamento per altri incontri di piacevole consolazione.

Nessun commento:

Posta un commento