Un albatros, Christopher, e un gabbiano, Gismondo, s'incontrarono un mattino di autunno sulla tolda di una nave, che si stava allontanando da un porto del Mediterraneo.
Il gabbiano Gismondo era un po' in ansia. Finora non si era mai allontanato troppo da una riva, e non voleva mettere a dura prova la resistenza delle sue ali. Chistopher, invece, era un albatros abituato alle lunghe traversate dell'oceano, e nessuna avversità era troppo rischiosa per lui.
- Ti vedo in pena, Gismondo - disse l'albatros al gabbiano. - Hai belle ali, ma non hai un cuore veramente grande per affrontare l'oceano. Perciò ti consiglio di tornare indietro verso il continente, finché sei ancora in tempo -
Gismondo cercava dentro di sé quel coraggio che non aveva. - Finché siamo in crociera, resterò ancora un po' sulla tolda, per vedere se il mare è così sconfinato come si dice -
- Tu sei abituato a comode prede, non potresti fare troppe miglia per l'alto mare.
Ti verrebbero a mancare il cibo e le forze -
- E tu, Christopher, come fai a nutrirti? Come puoi resistere per migliaia e migliaia di miglia? -
- Non guardare me: noi albatros siamo una razza speciale. Sappiamo calcolare le distanza tra un'isola e un'altra, conosciamo le tappe, le distese sconfinate degli oceani non ci fanno paura. Arriviamo sempre puntuali alla nostra meta. Il tuo volo è breve: contentati di ciò che ti ha dato la natura -
- Eppure ci sono uccelli che invidiano noi gabbiani che osiamo sfidare il mare. Per poche miglia, lo so. Ma é ugualmente bello. Noi non trasmigriamo: siamo attaccati alle nostre terre. Per noi il mare é solo un diversivo avventuroso -
- Vedo che conosci i tuoi limiti, e questo è segno di saggezza - riprese l'albatros Christopher. - Il segreto della vita è quello di far bene quanto ci è stato concesso di fare -
- E' vero, Christopher. Ora vedo che la nave sta per allontanarsi dalla costa, e io, sia pure a malincuore, torno indietro, torno a terra dai miei compagni. Me lo dicevano: non allontanarti troppo, Gismondo! Potresti pentirtene ! -
- Ti saluto, Gismondo ! La prossima primavera sicuramente tornerò da queste parti, e può darsi benissimo che ci rivedremo. Se sei ansioso di conoscere cose nuove, posso benissimo narrartele io. Non tutti siamo nati per fare i Marco Polo e i Cristoforo Colombo. Salutami tanto i tuoi parenti ! -
Il gabbiano Gismondo si staccò dalla nave proprio quando questa, con le sue sirene, stava annunciando il suo ingresso nell'oceano. Gismondo tornò lentamente verso il gruppo degli altri gabbiani che aveva lasciato alle soglie della città mediterranea. Questi lo accolsero con gioia, perché temevano che si fosse perduto, con tutti i suoi sogni sventati di grandezza.
- Cari amici! - disse felice nel rivederli. - Perdonatemi se sono stato così stupido da cercare l'avventura. Per fortuna ho incontrato un saggio albatros che mi ha spiegato come stanno le cose. E mi ha spiegato soprattutto questo proverbio: " Chi si accontenta gode".
Nessun commento:
Posta un commento