martedì 25 gennaio 2011

Il piranha e la torpedine -65- storie di animali

Nei profondi mari dell'America del Sud, specialmente intorno alle sponde dell'Oceano Atlantico, vivono alcune specie di pesci strani e assai pericolosi.
Certamente avete sentito parlare e straparlare dei piranha, pesci assai brutti a vedersi, con corpo deforme e denti molto aguzzi, ma ancora più brutti a sfiorarli, perché voracissimi e disposti ad attaccare anche l'uomo. Vivono nelle acque dolci dei grandi fiumi che sboccano nell'oceano, e per le popolazioni indigene che vivono sulle rive di quei fiumi sono un grosso pericolo.
Il mare ospita poi un altro genere di brutto pesce, anch'esso deforme nell'aspetto, con testa piatta e ovale, bocca sdentata e varie fessure nel corpo: è la torpedine, che ricava il suo nome da un verbo greco che vuol dire "stordire, intorpidire", e che dalla bocca e dalle fessure del corpo emana potenti scariche elettriche, capaci di terrorizzare i pesci più grandi, compresi quelli più terribili, e di fare del male anche all'uomo.
Gran brutti pesci davvero, il piranha e la torpedine! Meno male che dalle nostre parti non si trovano o sono rarissimi.
Un giorno due esemplari di quei brutti pesci s'incontrarono sulle rive di un grande fiume sudamericano. Il piranha si chiamava Verres, e si stava appena appena svegliando dopo un ricco pasto di metà giornata. D'improvviso sentì come una breve ma intensa scarica: era la torpedine Cassandra che si stava avvicinando in acque per lei nuove, e si faceva largo con piccole scariche di preavviso.
Il piranha Verres si svegliò di colpo e urlò: - Che maniere sono queste? Fa' attenzione, perché stai correndo un brutto rischio -
La torpedine Cassandra, nel vedere quel brutto e scorbutico essere, rimase sbalordita: mamma mia, con quei denti aguzzi faceva davvero spavento! - E tu, sta' bene attento alle mie scosse, perché potresti riportare gravi danni -
Nel dir così, la torpedine produsse un'altra scossa di media portata, tale comunque da far battere i denti al piranha e sconvolgergli lo stomaco. Tentò di avventarsi contro quella odiosa rivale, ma riuscì solo a toccarle di striscio la coda: non lo avesse mai fatto, perché una terribile scossa lo colpì in pieno e lo fece crollare su un roccione lì vicino.
Ma la fibra del piranha è veramente forte, e in un solo minuto Verres si riprese e cacciò un urlo tremendo (avete mai sentito un pesce urlare? A modo loro lo fanno!)
Quell'urlo terrorizzò Cassandra; la torpedine capì di aver fatto un passo sbagliato, e che sarebbe andata incontro a qualcosa di estremamente pericoloso. Si diede alla fuga, con la coda che le faceva male per il morso che l'aveva quasi azzannata.
I denti del piranha erano ormai vicinissimi. Cassandra sentiva la morte che stava arrivando. Ma prima di accettare la sua orribile sorte, radunò le sue ultime energie, e produsse la scarica elettrica più potente di tutta la sua vita. Verres stava per stritolare la torpedine coi suoi denti, ma proprio in quel momento si sentì colpire da una violentissima scossa che lo annientò.
Piranha e torpedine caddero fulminati sul fondo, e centinaia di pesci piccolissimi li divorarono.



Nessun commento:

Posta un commento