martedì 17 agosto 2010

LEDESMA+HERNANES una LAZIO "pensata"

Era un decennio che la Lazio non era più una squadra "pensata", ma soltanto improvvisata.
Il grande acquisto di HERNANES ha di colpo riportato la Lazio fra quelle squadre che hanno una struttura completa, organizzata da una parte all'altra del campo. Oggi la Lazio si può considerare una squadra di rango, che va posta di diritto alle spalle delle quattro grandi: Inter Milan Juventus e Roma. Dietro a loro sì, per forza, ma davanti a tutte le altre, alla pari con Napoli, Palermo, Sampdoria e Fiorentina. Queste nove sono le vere regine del campionato.
Perché tanta fiducia nella Lazio? Perchè i nomi che la compongono sono nomi di razza; perchè ha un allenatore concreto e intelligente; perchè finalmente anche la presidenza si è allineata alle esigenze della squadra.
Lotito ha capito, gradualmente, quale fosse il congegno di grande squadra nella mente di Edi Reja. Un grandissimo centrocampista alle spalle di un buon attacco. Un
forte portiere tu ce l'hai, e..."portiere para, grande squadra". Ma hai anche tanta gente brava in difesa: Dias, Radu, Lichtsteiner, Garrido, Stendardo, Biava, Zauri, Del Nero...E una mediana duttile e combattiva con Brocchi e Gonzalez, ma anche intelligente e intuitiva con Matuzalem, Bresciano e Mauri. Le punte? Se viene Almeida è il cacio sui maccheroni, se no vanno bene pure Floccari e Zarate, Rocchi e Foggia e lo stesso Kozak, un tipetto da non regalare a nessuno, ma solo da sgrossare strada facendo.
Sì, è una bella Lazio. E se Zarate si capisse un po' meglio da solo e la smettesse di fare la prima donna capricciosa per mirare più dritto verso la rete avversaria, sarebbero pasticci per tutti. La Lazio non è un'Inter, ma una "piccola Inter" sicuramente, una "vicegrande" a cui fare tanto di cappello.
Non deve vincere nessuno scudetto, ma qualcosa di buono sì. E per qualcosa di buono si deve intendere: 1° la Coppa Italia; 2° l'ingresso in Europa League.
Questo tipo di vino la nostra botte lo può produrre certamente, un vino leggero e frizzante come il gioco che ci aspettiamo possa cominciare a fermentare con l'arrivo in campo del "profeta".

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