La Lazio, anzichè ritrovarsi con la quarta punta, rischia di perdere la seconda: Tommaso Rocchi!
Infatti la Fiorentina non vuole Zarate e non vuole Foggia, ma punta dritta dritta su quel ferro vecchio di 32 anni che - lui sì! - ha il gol in tasca e non ha mai fatto tante storie nel fare il suo dovere, riuscendo a totalizzare ben 93 gol nei suoi sei anni di carriera laziale.
Mihajlovic conosce bene i suoi polli: se i viola non possono contare su Mutu per la Champions, eccolo lì, quel pelato, anche bassetto, anche un po' cicciottello, ma dal cuore grande grande, e come tecnica io non lo metterei quasi dietro a nessuno, perchè sa fare gol bellissimi di destro, di sinistro, di testa, di tacco, di pallonetto e in tutti i modi in cui è bello ed entusiasmante fare gol.
L'ultimo grande gol di Tommaso Rocchi fu quello che, l'8 agosto di un anno fa, diede alla Lazio la superCoppa a Pechino, davanti al più grande portiere del mondo che si chiamava e si chiama Julio Cesar. Quello é il suo biglietto da visita: Lazio-Inter 2-0, veramente un pallonetto magico.
Vogliamo dar via un Rocchi così? E quanto ce lo faremo pagare, dai Della Valle? Cinque, sei milioni? E' vero che tutto dipende da lui, Tommaso, dalla sua voglia di giocare forse la sua ultima Champions League: ma sull'altro piatto della bilancia c'è la sua voglia di festeggiare presto il centesimo gol nelle file della magica Lazio, e, non si sa mai, ma stai a vedere che nell'agosto prossimo, mese favoloso per Rocchi, potrebbe davvero ritrovarsi ancora una volta a giocarsi una Champions con la bella maglia biancoceleste?
Io credo che Tommaso non ci lascerà. Non lo vedo ancora a raschiare il fondo delle sue risorse e a giocarsi le sue ultime carte. Lui vuole finire la sua carriera con la nostra maglia ultracentenaria. Lui è ormai il quinto dei nostri grandi idoli, alle spalle di Piola, Signori, Chinaglia e Giordano. Piccolo e silenzioso. Ma con un cuore grande come la sua pelata.
Si rassegni, Sinisa Mihajlovic. Rocchi è nostro. Guai a chi ce lo tocca.
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