martedì 1 febbraio 2011

Da Milano con Chwkwemeka nel carniere -

La Lazio ha chiuso la sua campagna acquisti a Milano con il giovanissimo centrocampista ghanese Ojiakor Chwkwemeka, proveniente dalla Triestrina, dove militava nelle file della Primavera, facendo alcune comparse in prima squadra. Gli osservatori della Lazio hanno visto in lui un elemento promettente, un centrocampista con spiccate attitudini offensive, un po' alla Hernanes. Auguriamo alla Lazio di poter davvero con il tempo ritrovarsi un altro grosso giocatore, come è successo di recente con Kozak.
La tattica di Lotito è quella di non spendere soldi inutilmente, ma di seminare in campo giovanile. Ha rinunciato a Ziegler perché la Samp voleva 4 milioni; ha rinunciato al cambio Foggia-Blasi perché non voleva rafforzare il Napoli con Pasqualino, un uomo capace di lasciare anche il segno, e non sarebbe stato saggio offrirlo su un piatto d'argento a una rivale per lo scudetto. Poi si è lasciato convincere a cedere in prestito il giovanissimo terzino Cavanda al Torino, per mandarlo a farsi le ossa e ritrovarselo cresciuto per il prossimo campionato.Tanto, noi abbiamo Scaloni.
A Lotito hanno detto che vincere uno scudetto comporta una serie incredibile di pesanti conseguenze economiche, tra cui la prima è il raddoppio automatico dei contratti d'ingaggio. Va bene, ma allora con questo ragionamento la Lazio non potrà mai vincere lo scudetto.
Ma forse Lotito spera che un giorno glielo possa regalare il giovanissimo Ojiakor
Chwkwemeka, che a Trieste sono stati costretti a ribattezzare Emeka tanto il suo cognome è impronunciabile: Ciuquemeca.
Ci vuole una gran bella fede a sperare in uno con un nome così: ma non si sa mai.
E non si sa mai nemmeno che cosa possa succedere stasera al Meazza, dove la Corazzata Ibrahimovic incontra la testuggine Dias della Lazio: la Lazio ha proprio tutto da guadagnare e nulla da perdere in un incontro così brutto sulla carta.
Noi, poi, siamo ridotti ai minimi termini in attacco: mancano Floccari, Zarate e Rocchi, i nostri primi tre attaccanti. Ci restano appena appena Kozak e Sculli, sostenuti alle spalle dal rientrante Hernanes, ma non dobbiamo aver paura, anzi dobbiamo cercare di metterla a loro, perchè solo così potremmo coltivare qualche pallida speranza.

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