Hanno giocato male entrambe, Milan e Lazio. Il Milan è stato vicino al gol al 6' della ripresa, quando Ibrahimovic ha colpito prima un palo, poi l'altro, e finalmente Muslera ha bloccato il pallone. Ancora pochi minuti, e Biava salva miracolosamente sulla linea un altro pallone da gol.
La Lazio ha fatto poco, in avanti: Kozak si è battuto come un leone, ma sottoposto a una martellante marcatura da parte di Yepes, spesso falloso e ogni volta graziato dall'arbitro, il gigante di Opava non ha trovato da parte di Sculli, l'altra punta, nessun valido sostegno, poichè l'ex genoano è stato utilizzato in posizione molto arretrata. Ci fosse stato Zarate, con un Oddo nervoso e falloso a sua volta, la Lazio forse avrebbe avuto anche l'opportunità di far sua una partita che invece ha dovuto soffrire fino al 95'.
Lazio solo fortunata? No, perchè ha lottato col coltellaccio fra i denti. Brocchi, Gonzalez e Sculli hanno dato l'anima a centrocampo, sbagliando molto ma lottando senza mai arrendersi. Un Ledesma sempre ordinato ha fatto barriera davanti al duo Dias-Biava non sempre col piede felice. Ci sarebbe voluto un Hernanes illuminante accanto all'argentino, ma il Profeta ha avuto solo un paio di guizzi intelligenti e poi quasi più niente.
Comunque per due turni la difesa della Lazio non ha subito reti.E' segno buono. Bisogna costruirci qualcosa sopra. Gli straordinari, comunque, sono finiti, e da oggi in poi si lavorerà a ritmo settimanale, la Lazio senza coppe e senza impicci.
Abbiamo fermato la capolista. Tutte le altre squadre ci dicono grazie. Ora vedremo se saranno capaci di sfruttare il piccolo miracolo biancoceleste. Ci teniamo il terzo posto. Lo possiamo forse mantenere. Potremo entrare, magari, in Champions League. Che volete di più, da questa Lazietta?
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