Quanto è bello ed elegante, il fagiano, con la sua lunga coda dalle penne variopinte: e come lo amano i cacciatori, dato che le sue carni sono davvero squisite.
Tutt'al contrario la folaga, un uccello di palude un po' goffo, con le zampe corte, il piumaggio modesto. Vive una vita ritirata, quasi sempre immersa nelle paludi, e nessuno la cerca, anche perché il sapore della sua carne non è particolarmente appetitoso.
Un giorno un fagiano un po' vanaglorioso, di nome Pancrazio, s'imbatté in una folaga bonaria e umile, chiamata Maddalena. Pancrazio finse di non vedere quella sua consanguinea di basso lignaggio, e se ne stava andando in un'altra parte proprio per non salutare la sua parente povera. Però mise un piede in fallo, e si ritrovò immerso proprio nel fango della palude. Impaurito, strillò con quanto fiato aveva in gola, e la folaga Maddalena fu costretta a intervenire per salvarlo, anche se era rimasta male per l'arroganza dell'altro.
- Afferra questo bastone e tienilo ben stretto: penserò io a cavarti dai guai, perché sono abituata a vivere nella melma e a non aver paura - disse Maddalena con paziente cortesia.
Il vanesio Pancrazio obbedì, ma non riusciva a compiere i movimenti giusti, e alla fine la folaga Maddalena lo afferrò per un'ala col suo robusto becco e lo trascinò fuori dall'acquitrinio.
- Grazie - mormorò a mezza bocca il fagiano Pancrazio, umiliato da quel salvataggio. Le belle piume della sua coda ora erano sporche come le setole di un maiale. - Che umiliazione, per me! Ma tu, come fai a vivere così tranquilla in questo inferno? -
- Non capisco come tu sia capitato da queste parti, dato che prediligi vivere all'asciutto - disse la folaga con un certo disprezzo nella voce.
- Mi sono infilato qui per sfuggire a dei cacciatori che mi stavano inseguendo su per la collina dove abito - replicò il fagiano Pancrazio. - Tanto qui non verranno: è molto disagevole, e poi qui vivono solo le folaghe che nessuno apprezza -
- Grazie, amico! almeno un po' di gratitudine, no?- La folaga Maddalena era piuttosto piccata. - Ora vattene altrove, va ad asciugare e a spazzolare le tue belle penne! -
- Ti prego, Maddalena, fammi restare ancora un po', finché i cacciatori non si saranno allontanati. Poi non ti disturberò più -
Maddalena era umile e gentile, e non negò quel piccolo favore al fagiano. Ma da quel giorno nel cuore le rimase un po' di rabbia e di disprezzo per quell'uccello così stupido e superbo.
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