Le sta provando tutte, Edy Reja, per il suo attacco già di per sé non ricco e ora bersagliato anche dalla sfortuna. Il fondo è stato toccato al Meazza contro il Milan: una giovane punta semiesordiente, affiancata da un uomo di raccordo che non si affaccia mai in area di rigore avversaria: Sculli. Mancano Floccari, Zarate, Rocchi.
Migliora leggermente la situazione per domenica prossima contro il Chievo: la solita giovane punta semiesordiente, Kozak, affiancata stavolta da un fantasista che in area di rigore ci starebbe sempre, ma è costretto a far gioco di sacrificio per rafforzare il centrocampo: Zarate. Stavolta la Lazio adotta il modello Zarakozak, che potrebbe rivelarsi anche un buon modello se Maurito troverà il giusto equilibrio fra l'amore per il pallone e l'amore per la squadra. Mancheranno comunque primo e secondo centravanti, Floccari e Rocchi.
Dietro la squadra fa blocco: al Meazza l'ha fatto molto bene. Lo scalpitante Matuzalem partirà al posto di Ledesma, che ha diritto a riposare dopo aver tirato la carretta dal mese di agosto. Dovrebbe riposarsi un po' anche Hernanes, ma ormai dovrà farlo giocando con meno intensità finché non si sarà ripreso. Anche Brocchi avrebbe questo diritto, ma lui è l'uomo-carretta per definizione e non sarà graziato, anche perchè non si tira mai indietro. Comunque, per questi tre, è pronto un accettabile sostituto come Tata Gonzalez, uomo dal piede ruvido ma dal fisico prorompente, una specie di Kozak del centrocampo. Ultimamente la Lazio sta andando avanti con la fisicità di questi bisonti.
Speriamo che basti, contro un Chievo annunciato in terribile salute. Chiedetelo al Napoli, che sta ancora piangendo per le botte di mercoledì. E il Chievo, all'Olimpico, è stato quasi sempre una bruttissima bestia, per la Lazio.
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