sabato 19 febbraio 2011

Il baco da seta e il bruco -79- storie di animali

Il baco da seta è una larva di farfalla che se ne sta dentro il suo bossolo, e dopo essersi trasformato quattro volte lavora, lavora, lavora incessantemente. E dal suo lavoro esce un filamento prezioso, la seta, con la quale l'uomo sa costruire meravigliosi tessuti.
Anche il bruco, simpatico animaletto snodato, che vive tra le foglie degli alberi, è una larva, e un bel mattino, com'è come non è, si trasforma in quell'animale leggiadro e multicolore che è la farfalla. Come è complicata e prodigiosa la natura!
Un baco da seta se ne stava tranquillo nel suo telaio, chiuso nel suo bossolo lanuginoso, quando sentì passare vicino a sè, per un caso fortuito, un elegante bruco verde.
Il baco da seta ha una vista prodigiosa, e riesce a percepire ciò che gli sta vicino attraverso le pareti trasparenti del bossolo. Quando il baco Michele sentì il bruco passargli vicino, gli diede l'altolà.
-Dove te ne vai col tuo passo snodato, facendo finta di niente? Calmati e riposati vicino a noi bachi da seta, che ce ne stiamo sereni a lavorare qui per mesi e mesi!-
- Mesi e mesi! Io, caro baco - rispose il bruco Ermenegildo un po' sorpreso - devo fare un po' tutto di corsa, oggi qua, domani là, oggi bruco, domani farfalla. Non posso star fermo neanche un minuto -
- Ah, tu sei Ermenegildo, ti riconosco! - rispose il baco da seta. - Anche noi ci trasformiamo continuamente, alla fine divento una farfalla anch'io, ed ho perfino un pettine con cui lavoro la mia seta. Ma all'inizio ero un bruco anch'io, molto simile a te. Ricordi? La nostra infanzia ha avuto dei punti in comune -
- Sì, amico Michele.La vita ha mille aspetti e noi animali mille destini. E il mio destino è assai più breve del tuo. Oggi sono un bel bruco verde, domani sarò una farfalla verde e gialla, e dopodomani...chissà. Meglio non pensarci -
- E io che devo dire? Me ne sto chiuso dentro questo bossolo trasparente, e conosco una sola cosa: lavorare. Il nostro unico orgoglio è quello di diventare seta preziosa, e diventare un elegante indumento per le dame e i signori, una sciarpa preziosa, una cravatta elegante, un arazzo con meravigliose figure. Questa è la nostra gloria: diventare una cosa bella, e durare - spiegò Michele con orgoglio.
- Ed io, diventare una bellissima farfalla, vivere pochi, pochissimi giorni, far innamorare di me i bambini...e poi sparire per sempre. Due destini opposti. Eppure siamo nati entrambi con la stessa forma di bruchi - replicò Ermenegildo con un sospiro.
- Perciò fermati un poco vicino al mio telaio, e pensa anche tu di stare a tessere della seta insieme a me. Sogna i colori che dovrà avere la tua farfalla di domani. Se potessi, ti regalerei un po' della mia seta per farti durare un poco di più -
- Grazie, amico Michele, per il tuo affettuoso pensiero. Sì, mi fermo un po' vicino alla tua fabbrica, al tuo lavoro che ti rende tanto fiero e orgoglioso. Anch'io, se potessi, forse cambierei la mia esistenza con la tua. O forse no. E' bellissimo il domani che mi aspetta, sul ramo verde di un albero prenderò la mia bella forma di farfalla, e comincerò a volare, a volare...Addio, amico mio. In fondo, anch'io sono orgoglioso -
Così disse il bruco Ermenegildo; salutò l'amico e andò verso il suo destino. Abbastanza felice, nonostante tutto.


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