Il grande deserto africano non è completamente deserto. Due grandi animali, il cammello e il dromedario, hanno il coraggio di attraversarlo, portando con sé sulla gobba le riserve di grasso e d'acqua per resistere.
Il cammello ha due gobbe, è più lento e più resistente: lo chiamano la nave del deserto perché è capace di portare con sé anche un notevole fardello di pacchi e di sacchi per i beduini che lo accompagnano. Il suo pelo è molto pregiato, e gli uomini ne fanno dei magnifici indumenti.
Il dromedario è suo cugino: ha una gobba soltanto, ha il labbro superiore diviso in due metà e il pelo rossiccio, è più agile e più veloce, adatto per viaggi più brevi. Ma entrambi questi animali hanno un bel coraggio e una meravigliosa resistenza.
Il cammello Eustachio, all'uscita da una verde oasi alle soglie del deserto, un giorno si trovò al fianco un lontano parente, il dromedario Virginio, e cominciò con lui una fitta conversazione.
- Dove vai, Virginio: per caso fai la mia stessa strada? -
- Io sono diretto a Cufra, la grande oasi a trecento chilometri da qui. E tu? - rispose il dromedario.
- Guarda caso: faccio io pure lo stesso itinerario. Possiamo compiere almeno un bel tratto di strada insieme - disse tutto contento il cammello Eustachio. - Io poi proseguirò per l'oasi successiva, altri duecento chilometri oltre -
- Eh, già. Tu vai piano, ma vai assai lontano. Io devo andare più veloce, ma i miei percorsi sono più brevi. Penso che a Cufra, io e i miei padroni, arriveremo prima che finisca la settimana. Lì troveremo ristoro e acqua in abbondanza, e scambieremo la nostra merce con i trafficanti del posto -
- Bè, noi ce la prenderemo più comoda, caro Virginio, ma le mie due gobbe sono una gran bella risorsa di resistenza, e i miei padroni portano sempre riserve abbondanti di acqua nei loro otri di pelle di capra. Così possiamo spingerci oltre senza troppe difficoltà -
- Caro Eustachio, per un po' camminerò al tuo fianco rallentando in parte la mia marcia, ma mi piace fare due chiacchiere con te. I nostri viaggi sono così solitari, e un po' di compagnia fa sempre bene -
- Sì, Virginio. Comunque noi cammelli siamo abituati a marciare anche in gruppi. Sai che in guerra esistono anche le truppe cammellate, capaci di andare anche all'assalto? -
- Amico, io sono un animale molto pacifico, e la guerra non mi piace affatto -
- Anch'io odio la guerra, non aver paura. Compiamo belle azioni di pace anche noi. Non ricordi i Re Magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre ? Con i cammelli attraversarono tutto l'Oriente e arrivarono in Palestina, a Betlemme, a onorare il Re dei Re, Gesù Cristo bambino appena nato nella grotta -
- E' sicuramente una cosa memorabile, Eustachio, e mi commuovo sempre quando ci torno col pensiero.
Il dromedario, però, fatta un po' di strada a passo lento insieme al cammello, già si stava annoiando. - Io debbo andare più veloce, caro amico: perciò ti saluto. Forse, quando tornerete dal vostro lungo viaggio, c'incontreremo ancora sulla strada di Cufra -
- Grazie della compagnia, Virginio. Arrivederci, e buona fortuna! -
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