Esistono, in natura, tanti tipi di uccelli, e già vi abbiamo narrato parecchie storie su di essi. Ma non possiamo proprio dimenticare due uccelli particolari, che sono piuttosto frequenti anche dalle nostre parti: la gazza ed il merlo.
Il merlo, nero e col suo divertente becco giallo, è talmente frequente, fra noi, che lo troviamo anche addomesticato, chiuso in gabbia, e spesso capace perfino di parlare, se si ha la pazienza di ammaestrarlo: meglio di un pappagallo.
La gazza, invece...no, no, non provare ad afferrarla, bambino, perché non si lascia proprio prendere. Anzi, sta attento che non sia lei a prenderti qualcosa!
Un giorno una gazza vide un merlo chiuso in gabbia, sul balcone di un palazzo di città, e si accostò tutta incuriosita. La gazza è infatti un uccello curioso e ciarliero, tanto è vero che una donna chiacchierona viene definita una gazza.
Il merlo Agostino, che stava becchettando dei semi di melone nella sua bella gabbia, vide la gazza Vera accostarsi, e un pochino si allarmò. Se ne dicevano tante di quello strano uccello, sfacciato e pasticcione, con le sue penne grige sfumate di verde o di violetto, che il merlo si preoccupò. - Perché vieni da queste parti, gazza Vera? Lo sai che non sei bene acccolta. Qui non c'é niente per te -
- Come no? Ho visto brillare qualcosa, qui vicino, riflessi d'oro o d'argento, o anche pietre brillanti: tutto m'interessa! -
- Possiedi forse una gioielleria? Strano mestiere, per un uccello. Ma che brutto, procurarsi delle cose belle solo rubandole. Io comunque non ho proprio niente che possa attirare la tua attenzione -
- Tu no, ma la tua padrona ha appena aperto il suo portagioie, e vedo scintillare spille, anelli e collane. Mi piacerebbe proprio portare via qualcosa per ricordo -
- Ma allora è proprio vero che sei una ladra, gazza Vera! Ma non ti vergogni a dare un cattivo esempio ai tuoi figli? Cresceranno ladri e disonesti peggio di te! - disse il merlo Agostino con una certa indignazione.
-Senti chi parla - strillò la gazza Vera, offesa da quelle parole. - Io ruberò qualche piccolo anello, spesso spesso neanche d'oro vero: ma tu cosa fai di meglio? Rubi le parole agli uomini e le ripeti come uno sciocco, senza capire minimamente quello che dici. Infatti un uomo viene definito merlo quando è un vero sciocco, e fa le cose senza neanche rendersi conto di ciò che sta facendo-
- Oh, certo: ora una gazza ladra fa la persona onesta, e predica intelligenza e bontà. Devi solo vergognarti. E non osare accostarti ai gioielli della mia padrona, perché in questo caso io la chiamerò e l'avvertirò ! -
- Sei proprio un merlo! Non vedi che ho già preso questo bell'anello d'oro? -
Nel dir così, la gazza Vera mostrò al merlo Agostino la sua preda. Ma il merlo Agostino si fece una bella sghignazzata. La gazza ladra aveva rubato soltanto un anello di ottone da una tenda sfilacciata.
- E poi dicono che il merlo sono io...- pensò facendosi una risatina divertita.
Ma la gazza Vera era volata via, sicura di aver trovato un piccolo tesoro.
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