A Lecce con Zarate-Rocchi, come ai tempi della Supercoppa: Lazio d'attacco, dunque, con la profondità di Tommaso e le devastanti invenzioni di Maurito.
Che bello pensare a una Lazio che attacca, come ai tempi in cui c'era un Pandev che legava questi due piccoli genietti del calcio offensivo, e ne uscivano fuori triangolazioni vertiginose e gol di meravigliosa fattura.
Ha ragione Reja: anche con quei tre lì, i risultati finali non erano straordinari: solo un decimo posto nel 2009. Ma quello fu anche l'anno in cui vincemmo la Coppa Italia e poi la Supercoppa a Pechino, ultimi e unici trofei dell'epoca Lotito, che ormai comincia ad avere anche lei la sua età.
Speriamo che questa Lazio ci faccia sognare fino all'ultimo la Champions League e il quarto posto: il resto - ma sarà molto difficile - dovrebbe farlo il Milan in quel di Udine, non accontentandosi del solo pareggio che farebbe felici ospiti e padroni di casa.
Noi intanto ci ritroviamo una Lazio piena di dubbi, con la sola consolazione dell'Europa League e del primato cittadino sulla Roma dopo la bellezza di otto anni. Una Lazio piena di dubbi,che non sa ancora se Reja resta o se ne va, se Muslera partirà, se andranno via anche Lichtsteiner e Mauri, e se quella della prossima estate sarà una Lazio da rifondare. Affidiamoci alla speranza di un Lotito che veda chiaro nel nostro avvenire.
Che bello pensare a una Lazio che attacca, come ai tempi in cui c'era un Pandev che legava questi due piccoli genietti del calcio offensivo, e ne uscivano fuori triangolazioni vertiginose e gol di meravigliosa fattura.
Ha ragione Reja: anche con quei tre lì, i risultati finali non erano straordinari: solo un decimo posto nel 2009. Ma quello fu anche l'anno in cui vincemmo la Coppa Italia e poi la Supercoppa a Pechino, ultimi e unici trofei dell'epoca Lotito, che ormai comincia ad avere anche lei la sua età.
Speriamo che questa Lazio ci faccia sognare fino all'ultimo la Champions League e il quarto posto: il resto - ma sarà molto difficile - dovrebbe farlo il Milan in quel di Udine, non accontentandosi del solo pareggio che farebbe felici ospiti e padroni di casa.
Noi intanto ci ritroviamo una Lazio piena di dubbi, con la sola consolazione dell'Europa League e del primato cittadino sulla Roma dopo la bellezza di otto anni. Una Lazio piena di dubbi,che non sa ancora se Reja resta o se ne va, se Muslera partirà, se andranno via anche Lichtsteiner e Mauri, e se quella della prossima estate sarà una Lazio da rifondare. Affidiamoci alla speranza di un Lotito che veda chiaro nel nostro avvenire.
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