Trent'anni fa, a Cave, usciva un giornaletto piuttosto polemico e grintoso, ma anche ricco di proposte.
Si chiamava "Dibattito", era scritto da ragazzi in gamba guidati da un vecchio Mentore che era il sottoscritto.
Ebbene, ricordo di aver suggerito sulle pagine di quell'interessante periodico, anche perché era un mio chiodo fisso, la possibile realizzazione di una Disneyland italiana proprio a Cave, esattamente presso la fonte di Santo Stefano, nei locali e nel vasto parco dove oggi sorge l'agriturismo "L'Oca Bianca". Nessuno raccolse il mio "stolto" suggerimento.
Ma nei dintorni c'era un abilissimo politico che raccoglieva idee sue e di altri, e le realizzava pian piano, con ammirevole costanza. Si chiamava Angelo Miele, faceva il sindaco di Valmontone e poi anche il consigliere regionale.
Ci fosse stato un Angelo Miele a Cave, ora Magicland forse sarebbe stata nostra. Guarda caso, si sta agganciando validamente a questa idea come polo di sviluppo turistico di zona quel Fabio Felici, assessore al turismo, di Cave, che in quegli anni Ottanta era nostro alunno al "Luzzatti" di Palestrina e interessato alle idee e ai suggerimenti di "Dibattito". Per fortuna i semi di quell'idea non sono andati perduti, ma si sono sparsi proficuamente nella zona.
Si chiamava "Dibattito", era scritto da ragazzi in gamba guidati da un vecchio Mentore che era il sottoscritto.
Ebbene, ricordo di aver suggerito sulle pagine di quell'interessante periodico, anche perché era un mio chiodo fisso, la possibile realizzazione di una Disneyland italiana proprio a Cave, esattamente presso la fonte di Santo Stefano, nei locali e nel vasto parco dove oggi sorge l'agriturismo "L'Oca Bianca". Nessuno raccolse il mio "stolto" suggerimento.
Ma nei dintorni c'era un abilissimo politico che raccoglieva idee sue e di altri, e le realizzava pian piano, con ammirevole costanza. Si chiamava Angelo Miele, faceva il sindaco di Valmontone e poi anche il consigliere regionale.
Ci fosse stato un Angelo Miele a Cave, ora Magicland forse sarebbe stata nostra. Guarda caso, si sta agganciando validamente a questa idea come polo di sviluppo turistico di zona quel Fabio Felici, assessore al turismo, di Cave, che in quegli anni Ottanta era nostro alunno al "Luzzatti" di Palestrina e interessato alle idee e ai suggerimenti di "Dibattito". Per fortuna i semi di quell'idea non sono andati perduti, ma si sono sparsi proficuamente nella zona.
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