70'. Chiellini stende Floccari in area. Per Mazzoleni non è rigore. Siamo sullo 0-0.
La Lazio ha pestato in avanti per tutta la partita, ma non ha l'attaccante da gol. E non ha neanche l'arbitro che le dia dei rigori giusti.
Ledesma, ammonito una prima volta ingiustamente, vienne ammonito giustamente una seconda volta ed è espulso. Si sta preparando il colpo di scena. Pepe, a due minuti dalla fine, colpisce sporco e piega Muslera.
La Lazio, così, già indignata per il rigore non dato, cade sotto la mazzata di Mazzoleni, un nome per noi infausto per i precedenti del fratello maggiore di questo Mazzoleni qui, Lazio-Cagliari 1-4 cinque anni fa.
Malgrado tutto, abbiamo ancora un punto di vantaggio sulla Roma, e siamo ancora padroni del nostro destino. E' vero, però, che il nostro destino se lo stanno giocando altri. Un punto di vantaggio anche su quell'Udinese che affronteremo in Friuli nel prossimo turno, dove la tradizione ci è favorevole. Mancheranno però sia Mauri che Ledesma, i nostri registi della difesa e dell'attacco, entrambi colpiti dagli arbitri in modo abilmente scientifico. Qualcuno non vuole la Lazio in Champions League: chi sarà mai questo tipo di gentiluomo? Questa Confraternita della Buona Morte? Mistero, ma non troppo.
Eppure, siamo ancora noi i padroni del nostro destino. A Udine verrà fuori il verdetto, e non è mica scritto che ci sia sfavorevole. La Roma non ha il Milan in tasca: i rossoneri vogliono il punto dello scudetto, e quel punto può salvare la Lazio. La domenica successiva ci sarà Lazio-Genoa, mentre la Roma andrà a Catania dal nostro amatissimo Simeone. Ne vedremo ancora delle belle.
Però...malgrado tutti quelli che ci vogliono male, la colpa è solo di quel gol che non viene, di quel cannoniere che ci manca. E poi, purtroppo,ci mancano tanto tutti quei rigori che ci hanno tolto, e che ad altri invece regalano in gran quantità.
La Lazio ha pestato in avanti per tutta la partita, ma non ha l'attaccante da gol. E non ha neanche l'arbitro che le dia dei rigori giusti.
Ledesma, ammonito una prima volta ingiustamente, vienne ammonito giustamente una seconda volta ed è espulso. Si sta preparando il colpo di scena. Pepe, a due minuti dalla fine, colpisce sporco e piega Muslera.
La Lazio, così, già indignata per il rigore non dato, cade sotto la mazzata di Mazzoleni, un nome per noi infausto per i precedenti del fratello maggiore di questo Mazzoleni qui, Lazio-Cagliari 1-4 cinque anni fa.
Malgrado tutto, abbiamo ancora un punto di vantaggio sulla Roma, e siamo ancora padroni del nostro destino. E' vero, però, che il nostro destino se lo stanno giocando altri. Un punto di vantaggio anche su quell'Udinese che affronteremo in Friuli nel prossimo turno, dove la tradizione ci è favorevole. Mancheranno però sia Mauri che Ledesma, i nostri registi della difesa e dell'attacco, entrambi colpiti dagli arbitri in modo abilmente scientifico. Qualcuno non vuole la Lazio in Champions League: chi sarà mai questo tipo di gentiluomo? Questa Confraternita della Buona Morte? Mistero, ma non troppo.
Eppure, siamo ancora noi i padroni del nostro destino. A Udine verrà fuori il verdetto, e non è mica scritto che ci sia sfavorevole. La Roma non ha il Milan in tasca: i rossoneri vogliono il punto dello scudetto, e quel punto può salvare la Lazio. La domenica successiva ci sarà Lazio-Genoa, mentre la Roma andrà a Catania dal nostro amatissimo Simeone. Ne vedremo ancora delle belle.
Però...malgrado tutti quelli che ci vogliono male, la colpa è solo di quel gol che non viene, di quel cannoniere che ci manca. E poi, purtroppo,ci mancano tanto tutti quei rigori che ci hanno tolto, e che ad altri invece regalano in gran quantità.
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