La Lazio il quarto posto l'ha buttato al vento, perdendo a Udine 2-1. Sarebbe bastato che Zarate realizzasse il rigore procurato da Rocchi, o che il gran tiro di Kozak sul palo, sul 2-1 dello stesso Kozak, fosse stato leggermente più preciso, o che Dias nel finale avesse realizzato almeno uno dei due suoi gran colpi di testa, perchè non stessimo qui a piangere sul latte versato: con un 2-2 saremmo stati ancora i favoriti per la conquista del quarto posto.
Primo tempo tutto da vergognarsi. Difesa distratta e Udinese due volte a rete senza fatica col grande Di Natale: fosse stato nostro, avremmo stravinto lo scudetto. Solo al 21' della ripresa, con l'entrata in campo di Kozak e Rocchi al posto degli evanescenti Hernanes e Floccari, la Lazio ha fatto vedere di che pasta era fatta. Senza Kozak, la Lazio è troppo spesso Messico e nuvole. Gettarlo in campo solo a metà ripresa è stato il merito, ma insieme anche il torto, di Edy Reja, che quell'ariete lì avrebbe dovuto usarlo un po', soltanto un po', di più.
Rispetto a Zarate o a Floccari, Kozak fa meno spettacolo e controlla molto meno bene la palla, ma sa infilarla in porta molto, ma molto meglio di tutti gli altri laziali. Ha un rapporto minuti giocati/reti realizzate di gran lunga migliore di tutti. Solo lo sfortunato capitano Tommaso Rocchi sarebbe stato capace di fare quasi altrettanto bene.
Comunque, non è del tutto finita per la Champions League. Ma dobbiamo fare assolutamente 6 punti contro il Genoa e il Lecce, ormai salvo. L'Udinese ne dovrebbe fare 4 tra Chievo e Milan, e non è detto. Anche la Roma dovrebbe farne 4 fra Catania e Sampdoria. Insomma, è ancora tutto da vedere.
Nel finale la Lazio ha buttato al vento pareggio e vittoria. Non ha fortuna, ma è anche troppo nervosa. E' stata l'ennesima volta che la squadra di Reja si è data la zappa sui piedi, pur essendo capace di giocare in modo gagliardo, sia pure soltanto per mezz'ora..
Primo tempo tutto da vergognarsi. Difesa distratta e Udinese due volte a rete senza fatica col grande Di Natale: fosse stato nostro, avremmo stravinto lo scudetto. Solo al 21' della ripresa, con l'entrata in campo di Kozak e Rocchi al posto degli evanescenti Hernanes e Floccari, la Lazio ha fatto vedere di che pasta era fatta. Senza Kozak, la Lazio è troppo spesso Messico e nuvole. Gettarlo in campo solo a metà ripresa è stato il merito, ma insieme anche il torto, di Edy Reja, che quell'ariete lì avrebbe dovuto usarlo un po', soltanto un po', di più.
Rispetto a Zarate o a Floccari, Kozak fa meno spettacolo e controlla molto meno bene la palla, ma sa infilarla in porta molto, ma molto meglio di tutti gli altri laziali. Ha un rapporto minuti giocati/reti realizzate di gran lunga migliore di tutti. Solo lo sfortunato capitano Tommaso Rocchi sarebbe stato capace di fare quasi altrettanto bene.
Comunque, non è del tutto finita per la Champions League. Ma dobbiamo fare assolutamente 6 punti contro il Genoa e il Lecce, ormai salvo. L'Udinese ne dovrebbe fare 4 tra Chievo e Milan, e non è detto. Anche la Roma dovrebbe farne 4 fra Catania e Sampdoria. Insomma, è ancora tutto da vedere.
Nel finale la Lazio ha buttato al vento pareggio e vittoria. Non ha fortuna, ma è anche troppo nervosa. E' stata l'ennesima volta che la squadra di Reja si è data la zappa sui piedi, pur essendo capace di giocare in modo gagliardo, sia pure soltanto per mezz'ora..
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