Parte da Olevano, col nuovo sindaco Marco Mampieri, la grande idea di unificare le strade del vino, quella di Olevano e Affile e quella del Piglio, finora sempre divise. Nasce parallelamente l'idea di uno "Slow Food condotto nei territori del Cesanese" di Piglio, Affile e Olevano. Una prima idea è stata quella del "tram-vino" lanciata per sabato 4 giugno alla stazione del Piglio. L'enologa della nuova cantina Terenzi di Olevano, la dottoressa Monica Mattino, è la promotrice di una bella iniziativa che si propone la valorizzazione, in questa zona di confine tra le province di Roma e Frosinone, di prodotti tipici che comprendono, oltre al vino Cesanese, l'oliva rosciola, che raggiunge risultati eccellenti sulle colline sassose di Acuto, i formaggi, lo zafferano di Affile e di Arcinazzo, legumi come la cicerchia, i ceci, e soprattutto il fagiolo di Vallepietra, il famoso "ciavattone", che potrebbe diventare il prototipo di questo slow food del Lazio di sud-est.
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