Primo tempo squallido, secondo tempo scintillante, quattro gol al Genoa e quarto posto riconquistato.
Durerà ancora per novanta minuti? Intanto gufiamo contro la Roma a Catania e contro l'Udinese sul campo del Chievo, poi proviamo a vincere a Lecce e a fare nostra la più incredibile delle Champions League.
Il gol di Biava dopo sei minuti ha illuso la Lazio, e quando è arrivato il pareggio di Palacio si è vista per un tempo la peggiore Lazio della stagione, smidollata e stanca. Poi, dopo le ondate di fischi assordanti nell'intervallo, nella ripresa si è accesa la luce del bel gioco: stupendo il gol di Tommaso Rocchi che ha dato la svolta, e poi meravigliosi il gol di testa di Hernanes e la rasoiata dello stesso brasiliano, che sale a quota 11 nella classifica dei marcatori pur non essendo un attaccante.
I primi tre gol della Lazio sono nati da tre assist di Ledesma, autorevole a centrocampo. La difesa, con Lichtsteiner dolorante e Garrido inizialmente in difficoltà, ha un po' ballato, come dimostra anche il secondo gol incassato sul 4-1 grazie a Floro Flores. Ma la Lazio, nella ripresa, ci ha messo finalmente l'anima ed è esplosa in maniera fantastica, sfruttando la buona incisività di Rocchi, un uomo sempre prezioso, che sa dare profondità al gioco.
Ottimo anche Zarate, pur con i suoi movimenti da centrocampo che un po' ne condizionano l'efficacia, ma che riesce con la sua classe purissima a esplodere al momento giusto.
Un po' troppo soft la prestazione di Matuzalem e di Mauri, utili gli innesti di Scaloni, di Gonzalez e anche di Floccari nei minuti finali.
Ora la Lazio dovrà dare l'anima senza risparmio a Lecce, e conquistare gli ultimi tre punti decisivi di una stagione tutto sommato buona malgrado i troppi errori, non soltanto nostri, che ci hanno danneggiato.
Forza Lazio: siamo ancora vivi e vitali!
Durerà ancora per novanta minuti? Intanto gufiamo contro la Roma a Catania e contro l'Udinese sul campo del Chievo, poi proviamo a vincere a Lecce e a fare nostra la più incredibile delle Champions League.
Il gol di Biava dopo sei minuti ha illuso la Lazio, e quando è arrivato il pareggio di Palacio si è vista per un tempo la peggiore Lazio della stagione, smidollata e stanca. Poi, dopo le ondate di fischi assordanti nell'intervallo, nella ripresa si è accesa la luce del bel gioco: stupendo il gol di Tommaso Rocchi che ha dato la svolta, e poi meravigliosi il gol di testa di Hernanes e la rasoiata dello stesso brasiliano, che sale a quota 11 nella classifica dei marcatori pur non essendo un attaccante.
I primi tre gol della Lazio sono nati da tre assist di Ledesma, autorevole a centrocampo. La difesa, con Lichtsteiner dolorante e Garrido inizialmente in difficoltà, ha un po' ballato, come dimostra anche il secondo gol incassato sul 4-1 grazie a Floro Flores. Ma la Lazio, nella ripresa, ci ha messo finalmente l'anima ed è esplosa in maniera fantastica, sfruttando la buona incisività di Rocchi, un uomo sempre prezioso, che sa dare profondità al gioco.
Ottimo anche Zarate, pur con i suoi movimenti da centrocampo che un po' ne condizionano l'efficacia, ma che riesce con la sua classe purissima a esplodere al momento giusto.
Un po' troppo soft la prestazione di Matuzalem e di Mauri, utili gli innesti di Scaloni, di Gonzalez e anche di Floccari nei minuti finali.
Ora la Lazio dovrà dare l'anima senza risparmio a Lecce, e conquistare gli ultimi tre punti decisivi di una stagione tutto sommato buona malgrado i troppi errori, non soltanto nostri, che ci hanno danneggiato.
Forza Lazio: siamo ancora vivi e vitali!
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