Tutti dicono che Lotito dorme: invece è sveglio, e si è piazzato sul mercato uruguayano. Infatti, se da una parte tu bestemmi perchè D'Agostino è finito dritto dritto alla Fiorentina, dall'altra vieni a sapere che il laterale sinistro del Nacional Montevideo, Alvaro Gonzales, è in pratica diventato biancazzurro, e sarà proprio lui l'erede di Ledesma.
Gonzalez, detto "il Tata", cioè il papà, perché si porta sempre dietro il primogenito di pochi mesi - un po' come Totti - è di un anno più giovane sia di Ledesma che di D'Agostino, ventisei anni contro ventisette, e stando ai fatti ha all'incirca lo stesso valore, poichè era fra i candidati ai mondiali - mentre non lo erano né D'Agostino né Ledesma - ha un fisico poderoso, un carattere gioviale, dal punto di vista umano ha tanti bei pregi che lo rendono simpatico.
E' in scadenza di contratto col Nacional e sta per prendere il passaporto italiano, questione di due giorni: dopodichè, all'inizio della prossima settimana, sarà a Roma per sottoscrivere il contratto, per una cifra complessiva che si aggira intorno ai due milioni.
Pare ormai sicuro che Ledesma lasci la Lazio, e il suo procuratore ha fatto capire che Mourinho lo prenderebbe insieme a Kolarov nel Real Madrid, assicurandosi due ottimi giocatori con una spesa inferiore ai 30 milioni, comunque oro per la Lazio.
La società di Formello sta mettendo in fila una serie di giocatori uruguayani: dopo Muslera e Barreto, ecco il terzino Pintos, il laterale Gonzalez e quasi sicuramente anche il gigantesco centravanti Boghossian, l'erede di Cruz, che però verrebbe a costare 12 milioni ( in due rate da 6 col sistema della comproprietà).
Sono tutti giocatori quotati, anche perchè il calcio uruguayano ha poco o nulla da invidiare a quello brasiliano ed argentino, e i suoi calciatori, quasi tutti della capitale Montevideo, hanno un maggior grado di adattabilità al calcio italiano, come dimostra anche il catanese Martinez, altro elemento seguito dalla Lazio malgrado il costo eccessivo (sempre di 12 milioni).
Insomma, Lotito sta smaltendo la malattia dell'Argentina per passare a quella dell'Uruguay. Speriamo che gli vada meglio, e soprattutto che Reja sia d'accordo con lui.
Nessun commento:
Posta un commento