Nelle nostre sensazioni, tra Roma e Lazio, qualcosa è cambiato rispetto al derby dell'andata.
Ci sembra che la Lazio, pur non essendo sicura al cento per cento dei suoi risultati, abbia una base in più rispetto alla Roma, che tecnicamente rimane almeno un livello al di sopra dei biancocelesti.
Ma la Lazio di Reja ha sicuramente imparato a gestirsi meglio della Roma di Ranieri-Montella, capace di grossi exploits ma anche di debacles incredibili, di rimonte subite con la facilità con cui si beve un bicchier d'acqua.
La Lazio non ha mai sofferto, quest'anno, di simili scompensi, perchè una maniglia sicura ce l'ha, a cui aggrapparsi: la forza della difesa. Muslera o Berni, Lichtsteiner o Scaloni, Dias o Stendardo, il dettaglio sembra quasi essere indifferente: di palloni nella rete laziale ne finiscono pochi, nemmeno uno a partita, mentre nella rete della Roma ne sono finiti ben sedici in più.
La Roma ha un grosso attacco e grandi attaccanti: Totti Vucinic Menez Adriano e soprattutto Borriello, centravanti della nazionale italiana. La Roma segna tanto, ma la difesa della Lazio appare in grado di contenere qualsiasi attacco, mentre la difesa giallorossa non appare in grado di fornire garanzie contro gli Sculli gli Zarate i
Kozak gli Hernanes i Floccari, che non presentano grandi cifre, ma sanno alternarsi con sagacia nel tabellino dei marcatori.
Prevedo un buon risultato per la Lazio, stavolta: già un pareggio manterrebbe inalterate le distanze, e ormai di gare, da qui al termine del campionato, ne mancano poche. La Lazio appare in grado di sapersi ben gestire per la conquista di un posto nella Champions League, anche perchè il Napoli non sembra più capace di snocciolare il doppio Cavani ogni santa domenica.
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