giovedì 3 marzo 2011

A' Maurizio: ma quale fortuna! Parla di meno

C'è un personaggio, nel calcio italiano, che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Maurizio Zamparini, il focoso presidente di Palermo. Per lui, tutti gli avversari vanno avanti per via di fortuna, e a furia di far così attira la sfortuna sulla sua squadra: vedi domenica scorsa, Palermo-Udinese 0-7.
Zamparini ha avuto tra le mani i migliori allenatori del calcio italiano, ma lui riesce a bruciarli nel giro di poche settimane, anche gente come Guidolin, autore dell'atroce vendetta dei sette pallini.
Ci ha rimesso le penne perfino un angelo come Delio Rossi, seminatore di pace e di bel gioco: alla lunga non ha resistito neanche lui e si è dimesso, rinunciando a un bel pacco di milioni che Zamparini riesce sempre a tirar fuori con favolose campagne acquisti-vendite: quella sì è fortuna!
L'ultimo grido di Zamparini è contro la Lazio: è convinto che il quarto posto della squadra di Lotito sia tutta un'invenzione della fortuna, e che il Palermo alla fine scavalcherà i biancocelesti.
All'andata, a Palermo, certamente andò bene alla Lazio con quel gol di Dias: ma guarda caso, proprio Dias, domenica scorsa, ha restituito quei tre puntacci sul campo del Cagliari con un autogol che fa rabbia per quanto è stato stupido. Altro che fortuna! La fortuna prima si merita e poi si paga; quello che conta è la volontà, il cuore, l'impegno, l'amore per i propri colori, il desiderio vero di sfondare senza dire grazie a nessuno.
Finchè Zamparini non capisce queste cose, i fatti non cambierano. Lui i milioni li incassa a palate con i Pastore, i Pinilla, i Miccoli, ma poi li disperde facendo il tiranno coi propri allenatori e coi giocatori, pretendendo l'impossibile e non dimostrando mai un grammo di pazienza.
Forse, se meglio di lui, con mezzi chiaramente inferiori, fanno i Lotito, i Reja e gli Igli Tare, lo si deve proprio a queste virtù francescane, e non alla fortuna. Chi sa seminare bene, alla fine raccoglie sempre i suoi frutti. Zamparini no: a lui piace fare il diavolo a quattro, e raccoglie spesso zizzania.
A' Mauri': sa come si dice a Roma? Datte 'na calmata.

1 commento:

  1. Maurizio c'ha i sordi dicono a Roma e con questi fa quello che glie pare.

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