Reja deve aver capito: una squadra che punta in alto non può giocare con un solo attaccante.
Rientra Floccari, Kozak si riaccomoda in panchina (ma pronto a saltar dentro al minimo accenno di rafreddore), la seconda punta, un po' decentrata, non può essere che Zarate. Allora bisogna rilanciarlo, con le debite istruzioni, ma sostanzialmente dando un po' via libera al suo "libero gioco".
Un minimo di protezione in più te la consente Sculli, per cui, in attesa che rientri il preziosissimo Mauri, ecco il sacrificio di un mastino come Brocchi o Gonzalez,
ed ecco, davanti al tandem Ledesma-Matuzalem, un duo Hernanes-Sculli che garantisce nello stesso tempo inventiva per l'attacco e protezione per il centrocampo.
Possibile, in assenza di Dias, una piccola rivoluzione anche dietro: Radu centrale - suo ruolo di nascita - accanto a Biava, e Lichtsteiner-Scaloni esterni, con l'argentino chiaramente rilanciato dalle buone prestazioni degli ultimi tempi. Il prossimo anno quel ruolo sarà di Ziegler, che fornisce ampie garanzie in coppia con il suo connazionale Lichtsteiner, coppia fissa della nazionale elvetica.
Arrriva il Palermo di Serse Cosmi, e fate attenzione: i rosanero cercheranno di vendicare un certo 0-7, per il quale Zamparini ha stampato apposta un foulard-ricordo per ogni singolo giocatore coinvolto nella più balorda prestazione calcistica dell'ultimo decennio.
Qua ci deve mettere le mani l'aquila Olimpia, e anche l'arrivo imminente della
"nostra primavera".
Aspettiamo una grossa prestazione di Maurito Zarate. I tifosi laziali gli vogliono sempre bene. In fondo quest'anno ha già segnato 4 gol, e se ne fa altrettanti la sua stagione sarà da salvare.Pensate a un bel gol decisivo nel derby di domenica prossima...
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