C'è un personaggio, nel calcio italiano, che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Maurizio Zamparini, il focoso presidente di Palermo. Per lui, tutti gli avversari vanno avanti per via di fortuna, e a furia di far così attira la sfortuna sulla sua squadra: vedi domenica scorsa, Palermo-Udinese 0-7.
Zamparini ha avuto tra le mani i migliori allenatori del calcio italiano, ma lui riesce a bruciarli nel giro di poche settimane, anche gente come Guidolin, autore dell'atroce vendetta dei sette pallini.
Ci ha rimesso le penne perfino un angelo come Delio Rossi, seminatore di pace e di bel gioco: alla lunga non ha resistito neanche lui e si è dimesso, rinunciando a un bel pacco di milioni che Zamparini riesce sempre a tirar fuori con favolose campagne acquisti-vendite: quella sì è fortuna!
L'ultimo grido di Zamparini è contro la Lazio: è convinto che il quarto posto della squadra di Lotito sia tutta un'invenzione della fortuna, e che il Palermo alla fine scavalcherà i biancocelesti.
All'andata, a Palermo, certamente andò bene alla Lazio con quel gol di Dias: ma guarda caso, proprio Dias, domenica scorsa, ha restituito quei tre puntacci sul campo del Cagliari con un autogol che fa rabbia per quanto è stato stupido. Altro che fortuna! La fortuna prima si merita e poi si paga; quello che conta è la volontà, il cuore, l'impegno, l'amore per i propri colori, il desiderio vero di sfondare senza dire grazie a nessuno.
Finchè Zamparini non capisce queste cose, i fatti non cambierano. Lui i milioni li incassa a palate con i Pastore, i Pinilla, i Miccoli, ma poi li disperde facendo il tiranno coi propri allenatori e coi giocatori, pretendendo l'impossibile e non dimostrando mai un grammo di pazienza.
Forse, se meglio di lui, con mezzi chiaramente inferiori, fanno i Lotito, i Reja e gli Igli Tare, lo si deve proprio a queste virtù francescane, e non alla fortuna. Chi sa seminare bene, alla fine raccoglie sempre i suoi frutti. Zamparini no: a lui piace fare il diavolo a quattro, e raccoglie spesso zizzania.
A' Mauri': sa come si dice a Roma? Datte 'na calmata.
Maurizio c'ha i sordi dicono a Roma e con questi fa quello che glie pare.
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