La Lazio è pian piano risalita sulla via dell'Olimpo calcistico, proprio quando l'Inter ha cominciato la via della discesa. La Lazio è in forma, l'Inter sta raccogliendo i pezzi.
Così l'incontro di sabato, che in un altro momento sarebbe stato proibitivo per la Lazio, diventa uno scontro diretto per quel terzo posto che ti conduce in Champions League per la via diretta, senza bisogno dei pericolosissimi preliminari.
La Lazio è a soli tre punti dall'Inter, e tre punti si possono ottenere con una partita sola: giocando bene e vincendo anche a San Siro.
Che Lazio sarà, la vigilia di Pasqua? Una Lazio a quattro dimensioni: altezza, larghezza, profondità e splendore. La quarta dimensione ci viene dal quartetto Hernanes-Mauri-Floccari-Zarate che domenica scorsa si è esibito a Catania lasciando tutti a bocca aperta. Sabato tutto il mondo calcistico spalancherà le sue finestre sul Meazza per ammirare questo spettacolo, questo Zarate scatenato e imprendibile, che segna e fa segnare i Floccari i Mauri e gli Hernanes. Già, Hernanes: l'uomo in più di questa Lazio rispetto all'anno scorso, e che ha fatto tutta la differenza. Con l'acquisto di Zarate ed Hernanes, la Lazio di Lotito ha cominciato davvero a diventare grande, a mettersi sul serio sulla via dello scudetto.
Ora però attenzione all'euforia: l'Inter è ferita e zoppicante, ma non è morta. Lo ha dimostrato martedì all'Olimpico rimandando battuta la Roma di Montella e mettendo in mostra uno Stankovic che rappresenta sempre un motore inarrestabile di gioco e uno stoccatore formidabile. Già, il "nostro" Stankovic, che con il "nostro" Pandev ora avrebbe potuto costituire il resto dell'ossatura della squadra scudetto. Ma non possiamo star a guardare al passato. E poi occorrono sempre forze giovani, e Stankovic e Pandev giovani non sono più.
Noi ora abbiamo forze emergenti, e altri rinforzi giovani Lotito li ha promessi e li sta cercando, e con i 20 milioni che la Champions ti assicura già potresti acquistarli. Sarà un bellissimo appuntamento, quello della Lazio in partenza, a luglio, per la nuova stagione, sulle montagne dorate di Auronzo.
Ma ora torniamo a sabato. Perché proprio sabato dobbiamo costruire il primo pezzo importante, la vera pietra angolare del nostro avvenire.
Così l'incontro di sabato, che in un altro momento sarebbe stato proibitivo per la Lazio, diventa uno scontro diretto per quel terzo posto che ti conduce in Champions League per la via diretta, senza bisogno dei pericolosissimi preliminari.
La Lazio è a soli tre punti dall'Inter, e tre punti si possono ottenere con una partita sola: giocando bene e vincendo anche a San Siro.
Che Lazio sarà, la vigilia di Pasqua? Una Lazio a quattro dimensioni: altezza, larghezza, profondità e splendore. La quarta dimensione ci viene dal quartetto Hernanes-Mauri-Floccari-Zarate che domenica scorsa si è esibito a Catania lasciando tutti a bocca aperta. Sabato tutto il mondo calcistico spalancherà le sue finestre sul Meazza per ammirare questo spettacolo, questo Zarate scatenato e imprendibile, che segna e fa segnare i Floccari i Mauri e gli Hernanes. Già, Hernanes: l'uomo in più di questa Lazio rispetto all'anno scorso, e che ha fatto tutta la differenza. Con l'acquisto di Zarate ed Hernanes, la Lazio di Lotito ha cominciato davvero a diventare grande, a mettersi sul serio sulla via dello scudetto.
Ora però attenzione all'euforia: l'Inter è ferita e zoppicante, ma non è morta. Lo ha dimostrato martedì all'Olimpico rimandando battuta la Roma di Montella e mettendo in mostra uno Stankovic che rappresenta sempre un motore inarrestabile di gioco e uno stoccatore formidabile. Già, il "nostro" Stankovic, che con il "nostro" Pandev ora avrebbe potuto costituire il resto dell'ossatura della squadra scudetto. Ma non possiamo star a guardare al passato. E poi occorrono sempre forze giovani, e Stankovic e Pandev giovani non sono più.
Noi ora abbiamo forze emergenti, e altri rinforzi giovani Lotito li ha promessi e li sta cercando, e con i 20 milioni che la Champions ti assicura già potresti acquistarli. Sarà un bellissimo appuntamento, quello della Lazio in partenza, a luglio, per la nuova stagione, sulle montagne dorate di Auronzo.
Ma ora torniamo a sabato. Perché proprio sabato dobbiamo costruire il primo pezzo importante, la vera pietra angolare del nostro avvenire.
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