Lazio di nuovo al quarto posto. Superata l'Udinese, Roma distante quattro punti: ci siamo, se non siamo pollastri la Champions League è la nostra.
Il Parma, che pure ha un discreto impianto di squadra, è stato nettamente superato, anche se, tra il gol di Hernanes al 22' del primo tempo, e quello di Floccari al 22' della ripresa, è passata esattamente un'ora di sofferenza, non perchè la Lazio abbia mostrato lacune nel gioco, ma perché la vittoria rimaneva ancora pericolosamente in bilico.
Tutto è bene quel che finisce bene: Hernanes ha dimostrato ancora una volta di essere prezioso per la Lazio, malgrado le sue pause e le sue stanchezze. Il brasiliano è il nostro capocannoniere con 8 gol, e alla vigilia del campionato nessuno gli attribuiva tante capacità. Anche Floccari, dopo tanto silenzio, è finalmente tornato a farsi vivo, e anche i suoi 7 gol non sono da disprezzare, anche perché siamo convinti che potrà aggiungerne altri in questo finale di campionato.
Per il resto, la solita difesa davvero forte anche senza Biava e Radu, segno di equilibrio e di organicità garantita anche da Stendardo e da Garrido, fior di difensori. Due o tre grandi parate di Muslera hanno protetto a meraviglia la nostra rete fra i due bellissimi gol laziali.
Chi ci ha dato altra gioia con il suo rientro è stato Ledesma, la nostra anima del centrocampo, un'altra zona assai ben coperta dagli uomini di Reja. Grandi cose ha fatto, come sempre, Cristian Brocchi, ferito alla testa a inizio ripresa e restato impavidamente in campo fin quasi alla fine, fatto uscire soltanto per raccogliere la giustissima standing ovation dalla folla laziale.
Restiamo un po' in ombra in prima linea, ma alla fine anche lì i conti tornano sempre, grazie all'intelligenza tattica di Reja, un allenatore tanto umile quanto prezioso, con un quoziente punti da vera grande.
Domenica a Catania la Lazio potrebbe consolidare la sua posizione, visto che l'Udinese ha la trasferta di Napoli e la Roma riceve un Palermo che con Delio Rossi farebbe volentieri lo sgambetto ai nostri amati cugini giallorossi. Ma per ora facciamo festa, gran festa, per il quarto posto riguadagnato.
Il Parma, che pure ha un discreto impianto di squadra, è stato nettamente superato, anche se, tra il gol di Hernanes al 22' del primo tempo, e quello di Floccari al 22' della ripresa, è passata esattamente un'ora di sofferenza, non perchè la Lazio abbia mostrato lacune nel gioco, ma perché la vittoria rimaneva ancora pericolosamente in bilico.
Tutto è bene quel che finisce bene: Hernanes ha dimostrato ancora una volta di essere prezioso per la Lazio, malgrado le sue pause e le sue stanchezze. Il brasiliano è il nostro capocannoniere con 8 gol, e alla vigilia del campionato nessuno gli attribuiva tante capacità. Anche Floccari, dopo tanto silenzio, è finalmente tornato a farsi vivo, e anche i suoi 7 gol non sono da disprezzare, anche perché siamo convinti che potrà aggiungerne altri in questo finale di campionato.
Per il resto, la solita difesa davvero forte anche senza Biava e Radu, segno di equilibrio e di organicità garantita anche da Stendardo e da Garrido, fior di difensori. Due o tre grandi parate di Muslera hanno protetto a meraviglia la nostra rete fra i due bellissimi gol laziali.
Chi ci ha dato altra gioia con il suo rientro è stato Ledesma, la nostra anima del centrocampo, un'altra zona assai ben coperta dagli uomini di Reja. Grandi cose ha fatto, come sempre, Cristian Brocchi, ferito alla testa a inizio ripresa e restato impavidamente in campo fin quasi alla fine, fatto uscire soltanto per raccogliere la giustissima standing ovation dalla folla laziale.
Restiamo un po' in ombra in prima linea, ma alla fine anche lì i conti tornano sempre, grazie all'intelligenza tattica di Reja, un allenatore tanto umile quanto prezioso, con un quoziente punti da vera grande.
Domenica a Catania la Lazio potrebbe consolidare la sua posizione, visto che l'Udinese ha la trasferta di Napoli e la Roma riceve un Palermo che con Delio Rossi farebbe volentieri lo sgambetto ai nostri amati cugini giallorossi. Ma per ora facciamo festa, gran festa, per il quarto posto riguadagnato.
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