sabato 23 aprile 2011

La Lazio getta al vento il terzo posto!

Che sciupona, questa Lazio! Tutto si stava mettendo bene, col rigore di Zarate al 24' del primo tempo: espulso Julio Cesar, Lazio che raggiunge l'Inter per il terzo posto, partita tutta in discesa.
Invece? Tutto quello che non doveva succedere. L'arbitro assegna un calcio di punizione inesistente, Snejider riesce in uno dei suoi colpacci proibiti, Muslera battuto, l'Inter afferra la ciambella del pareggio.
Poteva bastare così, ma al signor Morganti, già segnalato per pessimi precedenti contro la Lazio, le cose non andavano ancora bene. La Lazio si divorava due o tre volte il possibile vantaggio, ma una scivolata di Biava sul viscido terreno del Meazza poneva Eto'o in condizione di battere per la seconda volta Muslera. Non solo, ma l'arbitro aggiustava ancora un po' le cose per i nerazzurri, che già si erano rinfrancati: per un fallo non da rosso su Nagatomo, il capitano Mauri viene espulso e quindi tutto torna in perfetto equilibrio numerico, e per la Lazio, malgrado una buona prestazione ed altre possibili occasioni di aggiustare le cose, finisce nel peggiore dei modi. Peccato quel palo di Kozak, subentrato nel finale a Floccari, che a sua volta, solo davanti a Castellazzi, non aveva avuto fortuna. Almeno il 2-2 la Lazio lo avrebbe meritato, strameritato!
Dunque, dal possibile terzo posto agguantato con Zarate, si è tornati con la Lazio quarta, e per fortuna anche l'Udinese ha nuovamente deluso, lasciandosi nettamente battere in casa dal Parma, e restando quindi un punto sotto ai biancocelesti.
L'unica cosa buona per la Lazio è che ora il calendario ha cancellato le asperità contro gli uomini di Reja, che potranno giocare due gare casalinghe alla pari con le avversarie per la quarta piazza. Per il terzo posto, ovviamente, niente da fare contro l'Inter, mentre forse un piccolissimo spiraglio si apre per poter riagguantare il Napoli, sconfitto un'altra volta a Palermo e apparso scarico e giù di forma.
Non tutto è finito, insomma, nella speranza di acciuffare miracolosamente una Champions senza preliminari: bisogna vedere come il Napoli si ritroverà sulle gambe in queste ultime quattro giornate, mentre le condizioni di forma della Lazio continuano ad apparire molto buone. 
Se la Lazio avesse avuto un pizzico in più di esperienza, sarebbe riuscita a sfruttare meglio il vantaggio numerico che ha avuto in campo per circa quaranta minuti. Però le condizioni del terreno erano veramente deprecabili, e i giocatori laziali si sono spesso trovati a disagio: Hernanes ha dovuto cambiare gli scarpini, e Biava, scivolato al momento topico, ha dovuto lasciare via libera a Eto'o per quel gol davvero regalato. Inoltre, l'innesto di Kozak sarebbe dovuto avvenire almeno un quarto d'ora prima, dal momento che, in pochi minuti di gioco, per poco il ragazzo non riagguantava il ben meritato 2-2. Ma è andata così, e forse era scritto.




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