martedì 19 aprile 2011

E' Reja l'uomo giusto per la Lazio

E ora siamo qui tutti a chiederci: è Reja l'uomo giusto per la Lazio?
Non perchè Reja non sia all'altezza di questo compito: ma soltanto perché lo è troppo.
Qualcuno ha fatto il paragone con Ranieri nella Roma. Dopo le grandissime prodezze di due anni fa, era pronto il sor Claudio a reggere per l'anno successivo le schiere giallorosse? O perché aveva fatto troppi miracoli, inesorabilmente non sarebbe stato capace di ripeterli? Come poi si è ben verificato.
Dunque, per Reja, ci sarebbe questo pericolo: avendo finora fatto troppo bene alla Lazio, è meglio non aspettarsi che il prossimo anno sia capace di ripetersi.
Ragionamento contorto. Chi dovremmo dunque prendere, che possa fare meglio di Reja? Forse soltanto Guidolin: ma te lo darebbe l'Udinese?
Ora: a parte tutto, Guidolin uguale Reja sotto mille aspetti. Anzi, Reja conosce alla perfezione il bastardo ambiente di Roma, cosa che Guidolin dovrebbe cominciare a fare a suo grandissimo rischio.
Perciò io mi tengo Reja: è grande e vaccinato contro il colera. E' lui che riesce nelle polemiche a tirar fuori Zarate dalla sue paludi, è lui che riesce a far stare in piedi un Hernanes morto da due mesi, è lui che riesce a fare una grande difesa con un pugno di mezze figure, trasformando Dias, Radu, Lichtsteiner, Biava , Stendardo e Garrido in campioni.
E Ledesma? E Mauri? Sono i signori del nostro centrocampo contro le critiche e i pregiudizi di tanta gente. Brocchi che ti fa i miracoli a 36 anni, Gonzalez che riesce a giocarsi il cuore se non può giocarsi altro. Miracoli, miracoli alla corte di Reja. E, badate bene: per ogni mossa che fa, Reja ci va ogni volta coi piedi di piombo, sbagliando tante volte prima di essere sicuro di non sbagliare più. Il caso di Zarate ne è una magnifica controprova.
E allora? Allora dategli soltanto una punta che ci assicuri venti gol a campionato, e la Lazio potrà benissimo essere campione d'Italia.

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